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Violenza sui docenti, adesso oltre agli insegnanti gli autori dovranno risarcire il Ministero

Violenza ai danni dei docenti, dal ministero la svolta

Il governo italiano ha annunciato il suo piano per porre fine all’allarmante aumento degli attacchi contro insegnanti e personale scolastico, spesso perpetrati dagli studenti e dalle loro famiglie.

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Secondo Il Messaggero, il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una serie di iniziative volte a tutelare il personale scolastico che spesso subisce aggressioni fisiche e verbali . Il piano prevede la raccolta di dati sui casi di aggressione nei confronti del personale scolastico.

Fino ad ora, il Ministero è stato informato di incidenti violenti solo quando sono divenuti di dominio pubblico. Tuttavia, d’ora in poi, i dirigenti scolastici e gli uffici amministrativi raccoglieranno e invieranno le segnalazioni agli uffici scolastici regionali. In questo modo, ogni episodio di aggressione verrà denunciato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, che a sua volta informerà i pubblici ministeri nei casi più gravi.
Insegnanti come Pubblici Ufficiali.

In relazione al ruolo svolto da un insegnante all’interno di una scuola, può essere considerato un pubblico ufficiale. La norma penale stabilisce che l’insulto, anche se depenalizzato, costituisce reato se commesso nei confronti di un pubblico ufficiale. In questo caso si tratta di un affronto a pubblico ufficiale, reato che può essere commesso da uno studente che insulta o denigra apertamente un insegnante in presenza di altri.

Cosa dice il codice penale

357 cp definisce i pubblici ufficiali coloro che esercitano una funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa . La funzione amministrativa, regolata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi, si considera pubblica se è caratterizzata dalla formazione e manifestazione della volontà della pubblica amministrazione ovvero se è svolta mediante poteri autoritativi o certificativi.

Secondo la giurisprudenza , sono considerati pubblici ufficiali i soggetti che concorrono alla formazione della volontà di una pubblica amministrazione o che hanno poteri decisionali, certificativi o coercitivi .
L’art. 358 cp, a sua volta, definisce incaricati di pubblico servizio coloro che a qualsiasi titolo prestano un pubblico servizio. Tale attività, regolata nelle stesse forme della pubblica funzione, è caratterizzata dall’assenza dei poteri tipici del pubblico ufficiale e dall’esclusione dello svolgimento di semplici compiti materiali.

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Secondo la dottrina prevalente, incaricato di un pubblico servizio dovrebbe essere un soggetto che svolge un’attività di pertinenza dello Stato o di altro ente pubblico ma che non è dotato dei poteri tipici del pubblico ufficiale e che non svolge funzioni meramente materiali.

La questione della violenza contro insegnanti e personale scolastico è stata una preoccupazione crescente in Italia negli ultimi anni. Secondo un rapporto dell’Istituto nazionale di statistica , nell’anno accademico 2018-2019 sono stati denunciati 33.000 casi di violenza contro il personale scolastico, con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Questi incidenti includono aggressioni fisiche, abusi verbali e minacce.

Il nuovo piano annunciato dal ministro dell’Istruzione e del merito mira a fornire una migliore protezione al personale scolastico e a ritenere i colpevoli responsabili delle loro azioni. Oltre alla raccolta di dati sugli episodi di aggressione, il piano prevede anche programmi di formazione per insegnanti e personale scolastico su come prevenire e gestire le situazioni violente.

La scelta di considerare gli insegnanti come pubblici ufficiali è significativa, in quanto significa che qualsiasi reato commesso nei loro confronti è considerato un reato contro lo Stato. Ciò potrebbe comportare sanzioni più severe per gli autori, comprese multe e reclusione.
Il piano è stato accolto con favore dai sindacati degli insegnanti e dai gruppi di difesa dell’istruzione , che da tempo chiedono un’azione per affrontare il problema della violenza nelle scuole. Tuttavia, alcuni hanno espresso la preoccupazione che il piano possa non andare abbastanza lontano e che sia necessario fare di più per affrontare le cause profonde della violenza nelle scuole, come risorse inadeguate e sostegno per gli studenti con problemi comportamentali .

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