Il 31 luglio 2022 era la scadenza fissata per la pubblicazione del DPCM sull’abilitazione e formazione iniziale degli insegnanti, ma fino ad oggi non è stato ancora pubblicato. Questo rappresenta un pezzo fondamentale della riforma Bianchi su reclutamento e formazione iniziale, presente all’interno della legge 79/2022.
La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, aveva dichiarato che il DPCM sarebbe dovuto uscire entro dicembre 2022, ma ad oggi non ci sono ancora notizie certe.
Il DPCM è importante anche perché chiarirà l’aspetto più controverso della riforma, ovvero la selezione iniziale per accedere al percorso di formazione. Non si conoscono ancora i dettagli su come verrà garantito l’accesso e se il corso sarà a numero chiuso.
Il numero di aspiranti docenti da abilitare, secondo la legge, deve essere sufficiente a garantire la selettività delle procedure concorsuali, ma allo stesso tempo non deve essere superiore al fabbisogno. Il Ministero dell’Istruzione dovrà quindi stimare e comunicare al MIM il fabbisogno di docenti per il sistema nazionale di istruzione nel triennio successivo.
Il mancato DPCM rappresenta una incertezza per gli aspiranti docenti e per il futuro del sistema di istruzione in generale. È importante che venga pubblicato il prima possibile per chiarire i dettagli della riforma e permettere il nuovo reclutamento degli insegnanti.
Intanto sono sempre di più i precari in possesso dei 24 CFU che ricorrono al giudice del lavoro per ottenere l’abilitazione, a confortarli sono le tante sentenze favorevoli contro qualcuna negativa.
A tal proposito la Redazione abbiamo messo a disposizione un form per gli interessati, selezionate al primo rigo la voce “24 CFU”
La Redazione come sempre seguirà da vicino gli sviluppi in modo da dare tutte le informazioni aggiornate ai nostri lettori.
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