L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta un importante supporto economico per le famiglie in difficoltà. A giugno 2025, l’Assegno di Inclusione INPS prevede due finestre di pagamento: entro il 14 giugno per chi ha sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) a maggio, ed entro il 27 giugno per i beneficiari già registrati.
I requisiti aggiornati per accedere all’ADI, conosciuto anche come Assegno di Inclusione INPS, includono un ISEE massimo di 10.140 euro, un reddito familiare inferiore a 6.500 euro annui e limiti patrimoniali specifici. Il sostegno è riservato a cittadini italiani o europei residenti in Italia da almeno cinque anni.
L’importo dell’assegno si compone di due quote: una per integrare il reddito familiare e una per chi vive in affitto. La durata iniziale è di 18 mesi, rinnovabili per altri 12 con una pausa obbligatoria di un mese, includendo chi beneficia dell’Assegno di Inclusione dell’INPS.
Alcuni ritardi nei pagamenti del Assegno di Inclusione INPS sono legati alla mancata presentazione dell’ISEE aggiornato entro il 28 febbraio. Per evitare blocchi, è fondamentale verificare e regolarizzare la propria posizione tramite il portale INPS, l’app mobile o i CAF.
L’aggiornamento tempestivo dei dati e la firma del PAD sono essenziali per garantire l’erogazione puntuale del Assegno di inclusione gestito dall’INPS.
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