Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sta valutando una riforma del sistema di reclutamento del personale ATA, che potrebbe prevedere l’introduzione di concorsi triennali per titoli ed esami. Questa proposta, emersa durante un incontro informativo tra MIM e sindacati lo scorso 7 ottobre, mira a contrastare l’abuso di contratti a termine che ha portato l’Italia a una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea.
Attualmente, il reclutamento avviene tramite le graduatorie ATA 24 mesi, aggiornate annualmente. Tuttavia, la nuova ipotesi prevede un passaggio graduale verso concorsi triennali, con una fase transitoria per tutelare chi è già inserito in graduatoria. L’obiettivo è stabilizzare i precari, ma la proposta ha suscitato forti critiche.
Sia il personale ATA che i sindacati si oppongono ai concorsi per titoli ed esami, preferendo un piano straordinario di assunzioni. Secondo l’Avv. Walter Miceli, esperto di diritto scolastico, solo una legge potrebbe garantire la stabilizzazione dei precari, come già indicato dalla Corte Costituzionale.
Nel frattempo, il comitato “Evoluzione ATA” ha avanzato una proposta di legge che potrebbe rappresentare un’alternativa concreta, ma i dettagli restano ancora da definire.
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