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Concorso ordinario – Niente orali, mancano i commissari

Mario D’Adamo

Nelle regioni Piemonte e Toscana danno forfait le commissioni giudicatrici di alcuni concorsi a posti di insegnante e i rispettivi uffici scolastici regionali, nell’impossibilità di garantire i tempi inizialmente previsti, rinviano le prove orali a dopo l’estate, compromettendo l’immissione in ruolo dei vincitori fin dal prossimo primo settembre. Sul finire dell’era Profumo e sull’onda di un parossismo tecnologico – informativo in grado di superare ogni finitezza, un comunicato del 3 marzo scorso del ministero dell’istruzione, rispondendo alle perplessità avanzate anche da ItaliaOggi sulla possibilità di finirle per tempo, aveva assicurato che tutte le operazioni concorsuali da poco avviate sarebbero state contenute in una durata massima complessiva di tre mesi. I tre mesi passano e il 12 giugno scorso sul sito dell’ufficio scolastico regionale compare uno sconfortato avviso urgente, con il quale Giuliana Pupazzoni, direttore generale, annuncia il rinvio a dopo il periodo estivo delle prove orali dei concorsi di scuola dell’infanzia e primaria. I candidati, che hanno superato con esito positivo gli scritti e che si stavano preparando a sostenere le prove orali, si devono mettere in stand-by e attendere che sia loro inviata la mail di convocazione per l’orale almeno venti giorni prima della data in cui devono sostenerlo (art. 11, sesto comma, del bando, con involontaria ironia richiamato nell’avviso). Le cause dichiarate del rinvio sono da individuare nelle difficoltà riscontrate dall’ufficio scolastico regionale «nel reperire i componenti da aggregare alle commissioni giudicatrici che, nelle prove orali, devono procedere all’accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere». Mancano gli esperti, insomma, che per quattro soldi non rinunciano al riposo estivo. E se in Piemonte sono solo due i concorsi sospesi, anche se contano il maggior numero di concorrenti (più di quattrocento ciascuno), lo stesso 12 giugno si apprende da un avviso, senza firma, che in Toscana sono solo due i concorsi che proseguono, quello di laboratorio tecnologico per l’edilizia, classe C430 (29 candidati ammessi all’orale), e quello di francese, classi A245/246 (42 candidati).Tutti gli altri sono sospesi «causa il protrarsi dei lavori di correzione degli scritti», a sua volta “dovuto a numerose dimissioni dall’incarico di commissario, alla quantità ed alla eterogeneità dei membri delle commissioni”. Sembra di capire, dato l’elevato numero di commissari dimessi, che sia diventato difficile trovarne altri e che quelli rimasti, provenienti dai più diversi settori della scuola, dell’amministrazione e dell’università, difficilmente riescono a coordinare i rispettivi impegni, i cui tempi sono di fatto inconciliabili tra loro per l’eterogeneità delle rispettive provenienze.

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