HomeComunicato StampaDall’UNIONE EUROPEA ultimatum allo Stato italiano: entro il 30 settembre 2019...

Dall’UNIONE EUROPEA ultimatum allo Stato italiano: entro il 30 settembre 2019 applicazione corretta della L.266/2005 co.218 agli ATA-ITP ex EE.LL.

L’Unione Europea bacchetta ancora l’Italia per la mancata applicazione della norma vigente (L.266/2005 co 218) inerente gli inquadramenti del personale ATA-ITP ex EE.LL. passati allo Stato nel lontano 2000, nonostante allo stato attuale ben 9 sentenze siano favorevoli ai ricorrenti e di netta condanna-critica avverso lo Stato e la giustizia italiana. 

 

Nella riunione n.1348 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, svoltasi il 4-6 giugno 2019, il Comitato guarda con preoccupazione la mancata risoluzione della problematica, ormai ventennale, di detto personale, i cui inquadramenti stipendiali sono stati operati con l’applicazione della norma relativa all’accordo ARAN-CGIL,CISL,UIL,SNALS di luglio 2000 che prevedeva il blocco del riconoscimento dell’anzianità maturata presso l’Ente Locale di provenienza (previsto dalla L.124/1999 art. 8) e l’inquadramento retributivo ottenuto con la temporizzazione  di sole alcune voci retributive, causando danni economici rilevanti (stipendi e pensioni) al personale interessato. 

Tutto ciò è proseguito, da parte del MIUR e del Tesoro, anche dopo l’interpretazione autentica inserita nella legge finanziaria del 2005/266 co218, che di fatto aveva richiamato, abrogato e modificato il vecchio accordo di luglio 2000. Infatti la nuova norma prevedeva sempre la temporizzazione come meccanismo d’inquadramento di detto personale, prendendo però a riferimento tutto il maturato economico del dipendente, conseguito alla data di passaggio 31/12/1999, e comprensivo anche di tutte le  indennità percepite, purché previste dal Contratto CCNL Enti Locali allora vigente.

 

Quest’ultima soluzione, che rappresenta l’unica norma esistente per gli ex dipendenti Enti Locali, non gratifica gli interessati dell’anzianità perduta (rivendicata sempre dagli stessi) ma “allevia” comunque il danno subìto. 

 

È necessario evidenziare che lo Stato italiano rassicura la Corte europea dei Diritti dell’Uomo e garantisce la salvaguardia dello stipendio in godimento ai trasferiti, ma in realtà ciò non avviene, perché l’attuale inquadramento non prende affatto in considerazione il maturato complessivo comprensivo di tutte le indennità (co218).

 

Lo Stato Italiano, nonostante ben 9 sentenze negative conseguite dalle Corti di Giustizia Europee:

 

  • Sentenza Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande Sezione) del 6 settembre 2011 – Caso C-108/2010, Ivana Scattolon c. MIUR;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 7 giugno 2011 – Ricorsi nn. 43549/08, 6107/09 e 5087/09 – Agrati ed altri c. ITALIA;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dell’11 dicembre 2012 – Ricorsi nn. 52888/08, 58528/08, 59194/08, 60462/08, 60473/08, 60628/08, 61116/08, 61131/08, 61139/08, 61143/08, 610/09, 4995/09, 5068/09, 5141/09 – Anna De Rosa e altri c.Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 25 marzo 2014 – Ricorsi nn. 3601/08, 3615/08, 3645/08, 3705/08, 3708/08, 5340/08, 5345/08, 6628/08 e 6642/08 Biasucci e altri c. Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 13 maggio 2014 – Ricorsi nn. 6069/09 e 16797/09 Bordoni e altri c. Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 13 maggio 2014 – Ricorso n. 18166/09 – Peduzzi e Arrighi c. Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 13 maggio 2014 – Ricorsi nn. 45869/08 e 47348/08 causa Marino e Colacione contro Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 13 maggio 2014 – Ricorso n.61273/10 – Caponnetto c. Italia;
  • Sentenza Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 9 settembre 2014 – Ricorsi nn. 657/10, 27897/10, 27908/10 e 64297/10 – Caligiuri e altri c. Italia,

 

non ha ancora ottemperato all’applicazione integrale del co 218, ma continua imperterrito ad emanare decreti con riferimento all’accordo Aran-Sindacati, abolito di fatto dal Co218 L.266/2005 e dichiarato nullo da varie pronunce della Cassazione (sentenze 18652/2005 e 4045/2012). 

 

Lo stesso Comitato ATA-ITP ex Enti Locali, che rappresenta di fatto detto personale,

 

denuncia da tempo la “nullità” dei decreti  emessi con i quali si applica la penalizzazione ai dipendenti  costretti INGIUSTAMENTE a restituire ingenti somme, rateizzate anche per un decennio! Da qui – denuncia il Comitato – ovviamente scaturiscono anche stipendi e pensioni penalizzati e discriminanti rispetto ai colleghi gìà statali.

 

Tutto ciò a parità di compiti e mansioni svolte e di anzianità lavorativa.

 

Quanto sopra – denuncia il Comitato per bocca del Presidente Antonio Brunaccini – nonostante gli incontri ultimi, avvenuti a vari livelli istituzionali e anche con il Governo del cambiamento, che tuttavia ha preferito, come i governi precedenti, non agire! (Incontro Sottosegretario Giuliano 16 ottobre 2018, Incontro Ministro Bussetti 15 gennaio 2019, Incontro Funzionari MISE 13 maggio 2019, Incontro Funzionari Min. Lavoro 17 maggio 2019).

L’ultimatum del Comitato dei Ministri dell’Unione Europea – illustra il Presidente Brunaccini – EVIDENZIA il comportamento IRRESPONSABILE dei sindacati firmatari dell’accordo con l’ARAN che, causando danni irreparabili a migliaia di lavoratori, continuano a tenere la testa sotto la sabbia e restano in vergognoso silenzio nonostante condanne a raffica delle Corti di Giustizia Europee, e CONDANNA, senza alcuna possibilità di appello, l’atteggiamento dei governi succedutisi in questo ventennio, incluso questo ultimo, definitosi “Governo del Cambiamento”  ma di fatto “omertoso” su questo argomento, come i precedenti.

 

A maggior ragione, in definitiva, è forte l’invito a partecipare allo SCIOPERO NAZIONALE DEL PERSONALE ATA-ITP EX ENTI LOCALI e alla MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MONTECITORIO IL 18 SETTEMBRE 2019, proclamati d’intesa con l’UNICOBAS Scuola di Stefano d’Errico, da sempre – ricorda il Presidente Brunaccini – a fianco dei lavoratori  ex Enti Locali per dare supporto alle loro istanze.

 

informazione scuola telegram

Informazione Scuola, le Ultime Notizie della Scuola in un click.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

altre news