Mentre si attende la pubblicazione ufficiale del testo dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, la bozza circolata mostra ancora una lacuna nella governance scolastica che ANCODIS, l’Associazione nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici, ha più volte segnalato.
Nonostante siano oltre 100mila i docenti impegnati quotidianamente nelle segreterie delle scuole italiane, a supporto dell’attività direttiva e didattica dei Presidi, la loro figura continua a mancare da un contesto normativo chiaro.
Ancodis: “Ennesima occasione mancata per il riconoscimento di oltre 100mila professionisti della scuola”
Senza un idoneo riconoscimento giuridico ed economico, questi professionisti offrono competenza ed esperienza senza alcuna tutela contrattuale, se non quella derivante da accordi di istituto spesso inadeguati.
Un modello di governance superato, come sottolinea ANCODIS, che poggia ancora troppo sul singolo dirigente anziché sull’intera comunità scolastica.
Per questo l’Associazione auspica che il dibattito parlamentare per la conversione del decreto legge includa finalmente una riforma che istituisca una figura di “middle management” che affianchi dirigenti e DSGA nella gestione efficiente delle complesse realtà scolastiche italiane.
Un primo passo dovrebbe arrivare già per l’anno scolastico 2024-2025, con l’obiettivo ultimo di riconoscere pienamente il contributo essenziale di migliaia di lavoratori oggi troppo spesso invisibili.
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