Ieri era la giornata mondiale dell’insegnante, il nostro articolo, pubblicato sulla nostra pagina Facebook, ha acceso un confronto travolta acceso, ma costruttivo, al netto dei troll ovviamente. Di quel confronto abbiamo estratto due idee distinte, ma ce ne sarebbero molte altre, ma queste ci sono parse più indicative.
Un nostro lettore analizza la situazione italiana confrontandola con quella degli altri paesi europei: “Per fare un analisi corretta del lavoro di insegnante, dovremmo paragonare il lavoro di insegnante in Italia ad un Insegnate europeo ad esempio un Insegnante Francese, Tedesco o Spagnolo. Il paragone che ne uscirebbe in base ai dati è che l’ Insegnante Italiano svolge più ore anche di didattica, ricopre più mansioni ed è meno retribuito…. È vero che le buste paga in Italia sono leggermente inferiori alla media Europea ma comunque per gli Insegnanti lo scostamento è maggiore. In ultima analisi è vero che l’insegnante in Italia paragonato a molte altre professioni sempre in Italia è un bel mestiere che gode di numerosi vantaggi! Comunque ognuno è libero di intraprendere la carriera che più lo aggrada, nel caso della professione dell’Insegnante bisogna avere passione, essere preparati e superare numerosi concorsi se vi sentite così in gamba prego accomodatevi e vedrete cosa vi aspettata…Il resto sono critiche sterili piuttosto scontante“.
C’è anche chi chiede di fermare le lamentele sugli stipendi notoriamente bassi: “Sì ma basta però con questa lamentela siete sempre a frignare per lo stipendio perché guadagnate poco, in Italia milioni di lavoratori in tutti i settori abbiamo stipendi sotto la media Europea. Quindi che facciamo non andiamo a lavorare ma lavorate e basta per favore. Smettetela Ma non lavorate solo voi docenti in Italia, e poi c’è un’altra differenza Voi fate 20 ore settimanali mentre il resto delle persone ne fa 40 ore settimanali“.
Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso DSGA 2002/23
https://t.me/informazionescuola