La continuità di servizio è un punteggio aggiuntivo che viene riconosciuto nella mobilità scolastica a chi ha insegnato senza soluzione di continuità negli ultimi anni nello stesso istituto.
Si tratta di 6 punti per i 3 anni precedenti, più 2 punti per ogni anno ulteriore fino a 5 anni, più 3 punti oltre i 5 anni.
Questo punteggio viene valutato sia nei trasferimenti tra scuole, sia nei passaggi di ruolo che comportano un cambio di tipologia o grado di scuola.
Tuttavia, per conservare la continuità è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- Avere svolto servizio effettivo e continuativo nella stessa scuola
- Non aver effettuato cambi di posto (ad esempio da posto comune a sostegno)
- Non aver ottenuto trasferimenti, assegnazioni provvisorie o supplenze brevi in altre scuole
- Questo significa che un’eventuale supplenza annuale presso un’altra scuola, prima del passaggio definitivo di ruolo, andrebbe a far perdere il punteggio maturato negli anni per la continuità.
Per gli insegnanti che hanno dubbi su come la normativa si applichi al proprio caso specifico, il consiglio è quello di verificare attentamente i propri titoli di servizio confrontandoli con le circolari ministeriali, per evitare spiacevoli sorprese. La continuità di servizio rappresenta infatti un elemento importante nella valutazione dei trasferimenti e dei passaggi di ruolo.
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