Inidonei, possibile la dispensa
Nell’aula di Montecitorio è iniziato, anche se con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto inizialmente calendarizzato, e con un ricorso al voto di fiducia già autorizzato ma che si proverà a evitare fino alla fine, l’esame del decreto legge 12 settembre 2013, n.104, contenente misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
Rispetto al testo approvato dal consiglio dei ministri, quello all’esame della camera, e che il senato dovrà licenziare a tempi di record, contiene varie modifiche apportate dalla VII commissione cultura presieduta dal Giancarlo Galan (Pdl), modifiche oggetto di molte tensioni tra Pd, Pdl e governo, che hanno prodotto anche le dimissioni da relatore di Galan (si veda ItaliaOggi di sabato scorso). Relatrice in aula, Manuela Ghizzoni, Pd: «Spero che si possa lavorare sugli emendamenti in aula senza ostruzionismo e senza dover ricorrere così alla fiducia». Oltre 400 le richieste di modifica a ieri sera depositate.
Docenti di sostegno
Relativamente all’assunzione dei docenti di sostegno, l’emendamento Galan approvato in commissione ha aggiunto al comma due il seguente periodo: «A decorrere dall’anno scolastico 2013/2014 ai Tfa, ai Master e ai Corsi di perfezionamento sulla pedagogia speciale, conseguiti a livello universitario, vengono riconosciuti dei crediti formativi afferenti la didattica speciale o al tirocinio sulla disabilità utili ai fini della precedenza nel conferimento degli incarichi di sostegno rispetto alle graduatorie d’istituto incrociate e di quello in possesso del titolo di specializzazione non inserito in nessuna graduatoria». É confermata la rideterminazione della percentuale di aumento dell’organico dei docenti di sostegno (settantacinque per cento nel 2013/2014 e novanta per cento nel 2014/2015). A decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 dovrà essere pari al cento per cento di quello in vigore nel 2006/2007.
Docenti inidonei
Nessuna modifica è stata apportata al comma 4. Pertanto dal 1° gennaio 2014 sono abrogate le disposizioni che dispongono il passaggio d’ufficio nei ruoli del personale Ata dei docenti che alla data del 31 dicembre 2013 risultano essere dichiarati permanentemente inidonei per motivi di salute a svolgere la funzione docente, ma idonei ad altri compiti. Importante risulta la modifica apportata al comma 6, su proposta da Maria Coscia ed altri (Pd). Viene infatti disposto che il docente dichiarato permanentemente inidoneo ma idoneo ad altri compiti, successivamente al 1° gennaio 2014, potrà chiedere, ove ne abbia i requisiti (quindici anni di servizio), di essere dispensato dal servizio. In alternativa dovrà presentare, entro 30 giorni dal riconoscimento dell’inidoneità, istanza per il passaggio nel personale Ata. In assenza di posti richiesti dovrà essere assoggettato obbligatoriamente alla mobilità compartimentale in ambito provinciale.Nelle more dell’applicazione della mobilità intercompartimentale, il personale può essere utilizzato per le iniziative di cui all’articolo 7 del decreto (aiuto allo studio,l’aggregazione giovanile e il recupero da situazioni di disagio) o per altre iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica, per attività culturali e di supporto alla didattica, anche in reti di istituzioni scolastiche. Per quanto riguarda invece il personale docente, già dichiarato permanentemente inidoneo alla data dell’entrata in vigore del decreto, è confermato che entro il 20 dicembre 2013 dovrà essere sottoposto a nuova visita da parte delle competenti commissioni mediche che però non saranno integrate, come prevedeva il testo originale, da un rappresentante del ministero dell’istruzione. Nel caso di mancata conferma dell’inidoneità dovrà tornare ad insegnare. In caso invece di conferma , i docenti potranno chiedere, ove ne hanno i predetti requisiti, di essere dispensati dal servizio. Alla nuova visita i docenti inidonei potranno tuttavia rifiutare di esservi sottoposti In tale caso trovano integrale applicazione le disposizioni del comma 6 dell’articolo 15, come modificato in commissione.
Ok alle palestre
Tra gli emendamenti accolti, ok alla proposta di Scelta civica di estender gli interventi straordinari di manutenzione alla realizzazione o al miglioramento delle palestre negli edifici scolastici.
No agli ex enti locali
Ancora disco rosso invece alla richiesta del personale Ata e degli insegnanti tecnico pratici, già dipendenti degli enti locali e poi trasferiti allo stato, di essere inquadrati nelle qualifiche funzionali e nei profili professionali dei corrispondenti ruoli statali, sulla base dell’anzianità maturata nell’ente locale di provenienza. Non è stato infatti accolto un emendamento in tale senso proposto da Centemero Elena e altri(Pdl).
da ItaliaOggi – 29.10.2013 – di Nicola Mondelli