Dopo l’approvazione della legge 107,meglio nota come “Buona Scuola”, abbiamo assistito alla proliferazione di articoli e commenti che andavano dai toni mesti del piagnisteo alle più svariate istanze da parte dei docenti inseriti nelle GAE. L’elemento comune si caratterizza nella evidente finalità di preservare dei cosiddetti “diritti acquisiti” (mere ragioni temporali), oltre a nuove rivendicazioni che di fatto vorrebbero l’allargamento futuro di privilegi per le GAE (i docenti delle GAE non accettano nemmeno che vincitori di concorso e idonei ,presenti nelle graduatorie di merito,possano precederli nelle assunzioni. Tutto ciò a danno del futuro lavorativo dei colleghi abilitati relegati in II fascia d’Istituto,anch’essi precari da anni, ma che non hanno finora ricevuto alcuna attenzione . Riporto testualmente : “Nell’ipotesi di nuove immissioni in ruolo già dal 2016, i vincitori di concorso continuerebbero ad avere la priorità o comunque verrebbero inseriti con la quota del 50% continuando così a scavalcare e danneggiare ancora una volta i docenti precari “storici” inseriti nelle GAE in attesa del ruolo da decenni. Per queste ragioni chiediamo “la precedenza” di stabilizzazione di tutti i docenti precari delle GAE rispetto ai prossimi vincitori del concorso 2015, escludendo momentaneamente le cdc già affollate e rinviando il loro bando per almeno tre anni, fino al prossimo concorso del 2018, tempo utile per la definizione dell’organico dell’autonomia e per realizzare le effettive stabilizzazioni di tutti i docenti precari “storici” delle GAE, compreso il progetto 0-6 infanzia” (Orizzonte Scuola,” Stop a TFA e concorso per classi di concorso super affollate, prima si svuotino le GaE. Lettera e petizione,30 agosto 2015 ,a firma del Prof. Salvatore Di Lorenzo). La verità è che un nuovo concorso produrrebbe una GM (graduatoria di merito) che potrebbe provocare un “terremoto” nelle future immissioni in ruolo, poiché toglierebbe una quota del 50% alle immissioni da GAE, che fino all’ultimo concorso 2012 ha avuto la quota del 100% delle immissioni,in assenza di concorsi banditi. In GAE si trovano abilitati fortunati, mentre fuori da esse vi sono abilitati a parità di titolo ,già ingiustamente penalizzati. Ora si vorrebbe precludere loro la speranza di una futura stabilizzazione. Il concorso prevederebbe infatti il possibile ingresso in ruolo anche per gli abilitati di II fascia,obbligando di fatto i colleghi in GAE a rimettersi in gioco. Comodo sarebbe aspettare l’immissione da GAE,dopo che una parte considerevole degli aventi diritto non ha prodotto ,oltretutto, domanda per il piano assunzionale straordinario. Io allora propongo una soluzione alternativa. Si riaprano le GAE con entrata e pettine di tutti gli ABILITATI DI STATO . Parità di diritti per tutti e,finalmente, sia fatta giustizia fra docenti! Ricordo inoltre che i docenti presenti in GAE non sono VINCITORI DI CONCORSO e che c’è una bella differenza tra un abilitato immesso in ruolo solo perché ha avuto la fortuna di trovarsi all’interno di una graduatoria provinciale e un idoneo vincitore presente nelle graduatorie di merito. Si a nuovi corsi abilitanti per la terza fascia di istituto. Basta privilegi sindacali e politici, la legge è uguale per tutti!
(Prof.ssa Simona Sommi- Mida Precari)
GAE: No a continui privilegi .Gli abilitati di II fascia dicono basta
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