La Chiesa ha a cuore le scuole paritarie, la maggiorparte infatti sono gestite da ordini religiosi. A tal proposito il Cardinal Bagnasco invocando la libertà educativa come atto di giustizia chiede, sulle pagine dell’Avvenire, che il nostro Paese si deve allineare con l’Europa.
di seguito l’articolo de l’Avvenire del 24-01-2014 a firma di A.Torti
Il nostro Paese, l’Italia si deve allineare all’Europa prima di tutto sul piano della libertà di educazione e di insegnamento. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco arcivescovo di Genova e presidente della Cei durante l’incontro di Cattedrale Aperta, cui mercoledì hanno partecipato il cardinale Peter Eretti, arcivescovo di Esztergom – Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e Maria Grazia Colombo, presidente nazionale Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche).
La libertà di insegnamento ha spiegato Bagnasco è «un diritto fondamentale, un atto di giustizia che oggi, nella nostra Italia, Paese libero e democratico, è ancora profondamente negato». Nel suo intervento Eretti ha spiegato che nei Paesi dell’Est Europa, «dopo il crollo del sistema comunista le leggi hanno di nuovo permesso la riapertura delle scuole private e quelle gestite dalle diverse Chiese».
In Ungheria – ha aggiunto -«la legge prevede, sin dal 1990, un uguale finanziamento da parte dello Stato sia delle scuole statali o comunali sia di quelle gestite dalle Chiese» e questo «non è in nessun modo un privilegio perché queste scuole compiono una funzione che entra nell’ambito del dovere dello Stato verso i suoi cittadini». Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Grazia Colombo che citando i dati del Ministero dell’istruzione, dell’università e la ricerca, ha sottolineato che «lo Stato riconosce come investimento finanziario per gli alunni delle paritarie circa 500 euro ciascuno all’anno e per gli studenti delle statali circa 7mila». La Legge Berlinguer, ha spiegato, «ha riconosciuto a livello di principi teorici la piena legittimità della scuola paritaria e la sua presenza costruttiva ed integrante nell’unico sistema educativo ma non ha provveduto a garantire la copertura finanziaria per il suo funzionamento alla pari della scuola statale». Da qui l’invito del cardinale Bagnasco a pregare ed a partecipare all’appuntamento in difesa della libertà di educazione promosso dai vescovi italiani che si terrà il prossimo 10 maggio a Roma. Quel giorno, ha spiegato, «ci incontreremo in piazza San Pietro insieme al Papa per un evento pubblico che metterà all’attenzione del Paese, a tutti i livelli, la libertà di educazione e la scuola che in Italia è un diritto dichiarato ma praticamente negato».
