La questione diplomati magistrali continua a tener banco nonostante il governo, tenendo conto della sentenza non PARERE, della Plenaria stia predisponendo finalmente il concorso riservato che non prevede bocciatura.
Tuttavia in questi giorni non mancano le proteste e le accuse ad alcuni esponenti della maggioranza, a nostro avviso – lo sottolineiamo ancora – immotivati.
Andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda dei diplomati magistrali
Il contenzioso per i DM inizia nel 2014, quando un sindacato ancora non rappresentativo decise di depositare i ricorsi per l’inserimento in Gae per i Diplomati magistrale che avessero conseguito il titolo entro il 2001/2002.
I ricorsi furono depositati senza fare alcuna differenza tra chi avesse almeno 36 mesi di servizio e chi non avesse invece mai lavorato a scuola.
Questo ha generato una mole di contenzioso esagerata. Tantissime persone che avevano quel diploma lo hanno rispolverato e pur non avendo mai lavorato a scuola hanno fatto ricorso per ottenere il tanto ambito posto statale.
Nessuno si è interessato della qualità della scuola primaria e dell’infanzia, eccetto il Consiglio di Stato che il 20.12.2017, dopo diverse ordinanze positive, mise la parola fine alla possibilità che i diplomati magistrale potessero entrare in Gae con le seguenti parole: “il possesso del diploma magistrale, sebbene conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento in Gae”.
Un’interpretazione chiarissima che non lascia dubbi di sorta
La parola fine al contenzioso sui DM il Consiglio di Stato la mette con una SENTENZA e non con un parere come più volte ribadito da certi ricorrenti. Basterebbe leggere l’atto che il Consiglio di Stato pubblica dove c’è scritto sentenza e non parere.
A chi conviene che i DM restino in uno stato di informazione distorta? È evidente all’intero mondo scuola oramai che a qualcuno convenga moltissimo.
Non sarebbe più conveniente, sotto tutti i punti di vista, per i DM stessi partecipare al concorso straordinario che senza ombra di dubbio li immetterà in ruolo?
Quando i DM passeranno di ruolo con concorso straordinario che fine faranno tutte le polemiche e le aggressioni verbali che si stanno verificando in questi giorni?
E che fine faranno coloro i quali giornalmente alimentano l’odio sui social?
Le nostre sono domande, ma le risposte ce le darà come sempre il tempo che notoriamente è galantuomo.
