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ITS – Al via la sperimentazione per far conoscere l'apprendistato a scuola. Saranno una trentina gli istituti coinvolti

La notizia che riportiamo su informazionescuola.it l’ha data il Sole24. L’apprendistato entra dunque nella scuola italiana. gli istituti che sperimenterano gli ITS saranno una trentina considerate eccellenza formativa italiana. Queste scuole avranno delle risorse per attuare la sperimentazione, che come sottolinea il ministro Toccafondi non saranno più a pioggia ma sarà studiato un sistema per valorizzare quelli eccellenti.

ROMA Si partirà con una trentina di scuole. «Realtà eccellenti» che ormai da tempo mettono in essere le sinergie necessarie tra scuola e lavoro, e dialogano con grandi imprese italiane. A gennaio decolla il programma sperimentale, fino al 2016, per far conoscere l’apprendistato a scuola, previsto-dal decreto Carrozza: «A breve arriverà il decreto che darà il modello attuativo per poter svolgere parte dell’anno scolastico in regime di apprendistato annuncia il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi e attraverso protocolli d’intesa con le aziende, al termine del percorso formativo in apprendistato ci sarà il contratto di lavoro effettivo». Insomma, il modello Its (dove al termine del primo ciclo biennale sei studenti su io hanno trovato lavoro) entra con forza nella scuola. Una piccola rivoluzione culturale: «Ora i tempi sono maturi perchè istruzione e mondo del lavoro si contaminino sempre più», dice Toccafondi che in un colloquio con «IlSole240re» illustra tutte le novità sul tema ín arrivo nel 2014. Nelle prossime settimane decolleranno i tirocini in impresa (previsti dal decreto Giovanni(). «Stiamo lavorando a percorsi in azienda spiega Toccafondi progettati in coerenza con gli obiettivi formativi della scuola che potranno essere previsti pure come attività extracurriculari. Saranno a supporto e completamento deipercorsi curriculariIn alcune regioni si stanno realizzando diverse tipologie di Poli formativi. Credo però aggiunge il sottosegretario che i più efficaci siano quelli che nascono come espressione di sussidiarietà reale per rispondere a un bisogno formativo e occupazionale. Disegnare a tavolino questi Poli ritengo non sia altrettanto efficace». Ci sarà poi un impegno sempre più crescente sull’alternanza scuola-lavoro. Entro gennaio sarà adottato un regolamento ministeriale sui diritti e doveri degli studenti dell’ultimo biennio delle superiori impegnati nei percorsi di formazione. E novità arriveranno pure sui 64 Its, le super scuole dí tecnologia dí durata biennale alternative all’università. Queste super scuole, gestite da Fondazioni, hanno potuto contare su un finanziamento annuo dii3 milioni per un triennio per la fase di start-up. Alcune regioni (come la Lombardia) hanno poi aggiunto risorse proprie. Ora è necessaria una nuova modalità di accesso ai fondi statali: non più a pioggia, ma in base ai risultati. Allo studio c’è l’ipotesi di catalogare gli Its in tre fasce (eccellenti, buoni, con criticità) per concentrare i soldi, conclude Toccafondi, «verso la valorizzazione delle eccellenze e la dismissione dei carrozzoni».

Claudio Tucci

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