Con l’annuncio , da parte del MIUR, dell’ effettivo avvio entro la seconda o terza decade di dicembre dei PAS, sembrava che la telenovela che ha contraddistinto questo percorso volgesse finalmente al termine.
Ma, si sa, le telenovele o vengono replicate all’infinito o vengono rivisitate e poco corrette per il seguito.
La sostanza non cambia.
E’ quanto è accaduto, e sta accadendo ancora , per i percorsi abilitanti speciali che, alla vigilia di Natale (o quasi) non hanno ancora visto ancora la luce.
Niente avvio… in una situazione che si presenta oltremodo frastagliata in diverse regioni d’Italia dal momento in cui non tutti gli USR hanno pubblicato gli elenchi degli ammessi e non tutte le Università si sono dichiarate disponibili ad attivare corsi per questa o quella classe di concorso.
Le motivazioni risultano essere tra le piu’ disparate : logistica, esiguità del numero, ingestibilità ..del numero, e, dulcis in fundo, una insopportabile, e pretestuosa motivazione fornita dalle Università di Scienze della Formazione Primaria che oppongono un mortificante “Niet” all’attivazione dei corsi per infanzia e primaria contestando, di fatto, un decreto di un Ministro….. della Università…
Ancora piu’ esplicito il Consiglio Nazionale Degli Studenti Universitari che il 27 novembre 2013, nell’esprimere il proprio parere, ha chiesto “che sia rivista la normativa relativa ai percorsi abilitanti per gli insegnanti relativamente alla Scuola dell’infanzia e alla Scuola primaria affinché questo intervento non si configuri come una dequalificazione della formazione scolastica con l’abilitazione all’insegnamento di docenti che hanno seguito un corso formativo di un solo anno, a fronte della necessità della Laurea in Scienze della Formazione Primaria richiesta dalla normativa vigente a chiunque voglia intraprendere la carriera di docente, abolendo l’ipotesi dei PAS abilitanti così come definiti nell’articolo 15 comma 1-bis “.Parere in perfetta sintonia con la mozione della Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione del 25 ottobre 2013 nella quale si preannunciava l’indisponibilità di SFP ad attivare i corsi che, secondo quanto dichiarato, rappresenterebbero un “grave vulnus per la qualità della formazione in genere e la sua credibilità”
Al momento si è in un vicolo cieco, almeno per quanto riguarda infanzia e primaria, da un lato , infatti, c’è un atto normativo del Ministro che dovrebbe essere vincolante per tutti, e dall’altra c’è una contrapposizione netta di SFP che , di fatto, ne chiede l’abolizione almeno nella parte che riguarda infanzia e primaria..Ovviamente ci sarebbe da chiedersi il perché il MIUR ha utilizzato per anni e anni questi docenti conferendo loro incarichi e supplenze nelle scuole statali equiparandoli in tutto e per tutto, nelle funzioni e nei compiti, ai loro colleghi abilitati?Ci sarebbe da chiedersi il perché coloro che oggi si contrappongono in maniera cosi’ netta, hanno taciuto per tutti questi anni?E… ultimo,ma non ultimo, ..c’è da chiedersi perché il Ministro Carrozza non prende una posizione altrettanto netta e chiara?
LA BABELE DEI PAS di Giorgio Mottola
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