Un’altra notizia che conferma quanto l’inserimento in Gae del precari arriva dalle Marche, in particolare da Ascoli Piceno. La Cisl Scuola ha vinto un ricorso storico e 150 precari saranno inseriti nelle GaE, ovvero nelle graduatorie di prima fascia utili per le immissioni in ruolo. La notizia è stata riportata dal quotidia QS, noi la condividiamo con tutti voi.
Ascoli, 12 novembre 2015 – Battaglia legale vinta per 150 docenti precari delle province di Ascoli e Fermo in possesso del diploma magistrale. Per loro, infatti, è arrivato il sì del tribunale di Ascoli che, dietro presentazione di reclamo, ha disposto con ordinanza l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento di prima fascia. Ovvero, in quelle utili per l’immissione in ruolo. A sostenerle nell’iter giudiziario la Cisl Scuola di Ascoli. «Si tratta di una vittoria – dicono Maria Teresa Ferretti e Feliciana Capretta della Cisl scuola Ascoli e Fermo – in quanto il tribunale di Ascoli ha accolto la richiesta avanzata da questi docenti con diploma magistrale conseguito entro l’anno 2002 di riconoscere loro il passaggio dalla seconda fascia di istituto alla prima. In sostanza passano da una graduatoria valida solo per le supplenze a una valida per l’immissione in ruolo».
Ripercorrendo brevemente la vicenda, fino al 2002 il diploma magistrale era considerato abilitante all’insegnamento. Dal 2003 in poi, invece, non più, lasciando il posto alla laurea in scienze della formazione primaria. E quindi, tutti i ‘vecchi’ diplomati finivano nella terza fascia delle graduatorie di istituto. Nel 2014, però, il Consiglio di Stato ha reso valido il diploma magistrale per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. Una sentenza storica che permette a tanti docenti l’inserimento nelle graduatorie a esaurimento fino ad oggi ingiustamente precluso. Quindi, tornando al caso Piceno – così come spiega Feliciana Capretta – «l’ anno scorso questi precari, in base alla decisione del Consiglio di Stato, sono passati in seconda fascia e non in prima perché nel 2007 le graduatorie di quest’ultima erano state chiuse. Quindi non per colpa loro non si trovavano già nella prima, ma perché ancora la legge non lo permetteva». «Si tratta di una vittoria tutta ascolana della quale noi come Cisl andiamo fieri. Ce ne sono poche a livello nazionale, così come nessuna a livello regionale. Siamo dinanzi ad un inserimento a pieno titolo che interessa circa 90 persone ad Ascoli e circa 60 a Fermo».