Se c’è una legge che dovrebbe indignare i lavoratori dipendenti in particolare quelli della Pubblica Amministrazione, scuola compresa, è la flat tax.
Provvedimento costosissimo per i contribuenti che garantisce a chi ha un fatturato fino a 85mila euro di pagare tasse solo del 15%.
Così non è per i lavoratori dipendenti, come ad esempio quelli della scuola che hanno una tassazione del 23% con redditi fino a 28.000 euro e del 35% per i redditi compresi fra i 28.000 e i 50.000 e del 43% per quelli oltre i 50.000 euro.
Cifre che evidenziano la disparità di trattamento e lo spreco di denaro pubblico che pesa soprattutto sui lavoratori dipendenti.
Una disparità che dovrebbe essere dibattuta nei vari tolk show televisivi ma che invece non trova spazio così come lo trovava invece il sussidio ai poveri noto come Reddito di Cittadinanza.
Non trova nemmeno spazio l’enorme finanziamento a fondo perduto alle aziende.
Risorse in larga parte ricavate con la tassazione del lavoro dipendente e dei pensionati, ma la questione sembra non interessare a nessuno.
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