HomePrecari della ScuolaLa storia infinita delle graduatorie dei supplenti

La storia infinita delle graduatorie dei supplenti

Non bastavano le graduatorie di istituto che si dividono in graduatorie di terza fascia, di seconda fascia e di prima fascia. Non bastavano nemmeno le graduatorie ad esaurimento GaE, come probabilmente non bastavano nemmeno le varie graduatorie stilate dopo i concorsi che dovevano “morire” e che invece gli è stata allungata la vita. No, evidentemente non bastavano. A queste si aggiungeranno le graduatorie di merito regionali che nasceranno dal nuovo o dai nuovi concorsi del 2018.  Una giungla che dimostra l’incapacità politica di organizzare il reclutamento dell’Istruzione, quello che altrove è fondamentale per il futuro di un Paese da noi è diventato una giungla senza regole, dove al caos si aggiungono poi le varie sentenze dei ricorsi che mettono altro scompiglio. Ma è l’Italia bellezza.

Nuove graduatorie di merito regionali

Valeria Fedeli

Il governo Renzi e la ministra Fedeli dunque anzichè fare ordine lasceranno altra confusione che si aggiunge al caos precedente, sembrerebbe una mossa voluta per rallentare la macchina, e invece probabilmente è stata pensata per snellirla, il che sarebbe ancora più preoccupante. Il bello è che i concorsi ( a zero posti?) dichiara a petto gonfio la ministra Fedeli, avranno cadenza biennale, dunque ogni due anni altra gente andrà ad inserirsi nelle graduatorie che non “moriranno” mai e che si riempiranno sempre di più. E’ sempre l’Italia bellezza. Fatevene una ragione.

 

 

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