Cosa succede se uno studente offende pubblicamente un docente?
La società è cambiata e inevitabilmente sono cambiati gli studenti. Il rispetto per gli adulti da parte dei giovani non è più quello di una volta così come non è più lo stesso rispetto verso i docenti.
La figura dei docenti negli anni è stata demolita da massicce campagne mediatiche che vanno dai “fannulloni” di brunettiana memoria fino a giungere al merito di Renzi che per essere individuato occorre sottolineare con la matita rossa che vi sono anche i non meritevoli.
Insomma, docenti ed educatori sempre più bistrattati e questo porta anche a gravi conseguenze per la categoria, infatti sono sempre più frequenti i casi di burnout, e non è questione di età, colpisce tutti dai più giovani ai più anziani.
Di recente le cronache hanno raccontato di un docente preso a pugni da un genitore solo perchè ha ripreso il figlio, è accaduto in Sicilia, ma in passato casi simili si sono registrati anche in altre regioni.
Come può difendersi un docente?
Le armi a disposizione del docente ormai sono poche e spuntate, se dovessero riformare anche le promozioni così come sono adesso e quindi poi promuovere tutti, sarebbe la fine.
La bocciatura, visto che i provvedimenti disciplinari ormai lasciano il tempo che trovano, anzi delle volte sono persino controproducenti, resta l’unica arma in mano agli insegnanti.
In caso di grave offessa con gravi espressioni ingiuriose, cosa può fare il docente?
In questo caso se lo studente ha superato il 14° anno di età, così come previsto dall’art. 98 del codice penale, può essere punito penalmente. Ovviamente va accertata la colpevolezza in sede giudiziale.
Il docente offeso può presentare denuncia/querela in qualsiasi stazione dei carabinieri, esponendo i fatti accaduti. Sarà poi compito della magistratura inquirente qualificare l’ipotesi di reato e nel caso chiederne il rinvio a giudizio.