È allarme per i supplenti precari della scuola di ogni ordine e grado, anche a Bologna e in Emilia-Romagna. A lanciarlo è la Flc-Cgil che fa sapere: «Stanno subendo la violazione di un diritto contrattuale e siamo pronti a far partire vertenze individuali se si continuerà di questo passo », tuona la segretaria regionale Raffaella Morsia. Il punto della questione sono le ferie che, per contratto, devono essere consumate o pagate. Un diritto che vale per tutti, e che ovviamente acquista un rilievo maggiore nel caso dei precari che già si trovano a vivere una condizione lavorativa molto difficile. Arrivati ormai a fine anno, con i contratti in scadenza il 30 giugno, «stanno subendo l’imposizione di vedere collocate d’ufficio le loro ferie nei giorni di sospensione della scuola», scandisce Morsia. La spending review vietava di pagare le ferie non consumate ma «prevedeva una deroga per i supplenti – spiega la segretaria dell’Flc-Cgil -; la legge di stabilità ha poi apportato una modifica prevedendo che le clausole in materia di ferie fossero applicate dal settembre 2013 per il prossimo anno». L’intenzione del Minisitero è quella però di applicare la norma già da questo anno, «creando tra l’altro molta confusione perché ogni dirigente si sta comportando in maniera diversa». L’Flc, a livello nazionale, ha inoltrato una diffida al Ministero il 15 maggio scorso sostenendo che va rigettata una norma che interviene, di fatto, sul contratto. «Siamo stanchi di queste continue prevaricazioni – aggiunge Morsia – una invasione della legge sulle norme contrattuali che è diventata inaccettabile». Gli Uffici scolastici regionali e provinciali sono stati allertati della situazione affinché vigilino sugli istituti e sui dirigenti, in mano ai quali è il pagamento dei supplenti. «Si tratta infatti, oltre che di un diritto previsto dal contratto, anche di una disposizione contenuta in una direttiva comunitaria de11988», aggiunge l’Flc. L’AUT-AUT A questo cortocircuito si sta aggiungendo un altro elemento. Le direzioni provinciali del Tesoro, infatti, stanno inviando alle scuole e ai dirigenti scolastici comunicazioni in cui intimano i responsabili a non monetizzare le ferie e a procedere con l’assegnazione nei gironi di chiusura della scuola, come a Natale e a Pasqua. «Se così sarà noi come sindacato procederemo con le vertenze individuali per tutti quei docenti precari a cui non verrà riconosciuto il diritto al pagamento delle ferie», minaccia Morsia
Chiara Affronte