Roma, 25 Maggio 2022 – Con un decreto approvato nei giorni scorsi, il governo dà il via a una riforma del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici italiani, con l’obiettivo di renderlo più aderente ai principi di merito e trasparenza.
Nuove regole per misurare le performance sulla base di obiettivi definiti
Attualmente il meccanismo di valutazione non tiene sufficientemente conto dei risultati raggiunti dagli istituti e del raggiungimento di obiettivi prefissati. Il nuovo modello punterà invece a misurare in modo oggettivo le performance dei dirigenti in base a parametri definiti ex-ante, come miglioramenti nel rendimento degli studenti, livello di inclusione e organizzazione dell’istituto.
Ciò permetterà di erogare in modo più equo gli incrementi di stipendio legati al merito. Il ministro Patrizio Bianchi assicura che il nuovo decreto verrà predisposto dopo aver consultato le parti sociali, nell’ottica del dialogo e della condivisione.
La riforma mira a riconoscere in modo più adeguato l’importante ruolo dei dirigenti, anche a livello economico. Essi dovranno rispondere non solo del buon funzionamento amministrativo, ma soprattutto dei risultati raggiunti sul fronte formativo, nell’interesse primario degli studenti. Un cambiamento che punta a valorizzare il merito e responsabilizzare i vertici scolastici.
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