Cresce il numero degli alunni e cresce anche il numero dei docenti. Ma solo al Nord e al Centro. Nel Meridione, invece, il numero degli alunni continua a scendere e con esso anche quello dei docenti, nonostante criteri di assegnazione dei prof alle classi e agli studenti disabili che vedono ancora favorite le regioni del Meridione. É quanto emerge dai dati sull’organico di fatto 2013/2014, che confermano un’inversione di tedenza, complice il maggior flusso migratorio nelle regioni settentrionali.
A fronte di un incremento di 21.605 alunni, di cui 7500 portatori di handicap, gli organici dei docenti sono cresciuti complessivamente di 10.914 unità. Di queste, 1999 sono costituite da docenti su posto comune e 8915 da docenti di sostegno. La crescita del numero degli alunni è concentrata nella scuola dell’infanzia (+4375), primaria (+7434) e secondaria di II grado (+ 23.595). In controtendenza la scuola secondaria di I grado, che perde 13.799 alunni in tutte le regioni tranne Emilia Romagna (+946), Liguria (+94) e Toscana (+876). Segno meno anche per i posti comuni della secondaria di I grado (-330) ampiamente compensati da un +2147 posti di sostegno.
Nel Sud organici in caduta
Il segno positivo è dato dalla differenza tra la crescita del centro-nord e il calo del sud. Il primato negativo spetta alla Sicilia, che perde 7110 alunni e 327 docenti su posto comune. A fronte di un incremento di 376 posti di sostegno dovuti al riconoscimento in organico di fatto di 662 alunni con handicap in più. Segue la Puglia con una perdita di 4810 alunni e 274 docenti ordinari. E un incremento di 489 posti di sostegno dovuti al riconoscimento di 667 alunni disabili in più rispetto all’organico di diritto. Al terzo posto, tra le regioni che perdono più iscritti, la Campania. Che perde 4991 alunni e 262 docenti su posto comune. Mentre cresce di 852 l’organico dei posti di sostegno nonostante il calo degli alunni disabili frequentanti (-301). Subito dopo la Campania si colloca la Calabria, con un calo di 3049 alunni e 246 docenti ordinari in meno. Dato al quale fa da contraltare un incremento di 265 posti di sostegno, dovuto all’aumento del numero degli alunni portatori di handicap fissato nell’ordine di 318 unità in più. Al quarto posto si colloca invece la Basilicata. Che a fronte di 86.214 alunni frequentanti nello scorso anno, dal 1° settembre scorso scende ad 84.666 unità. Perdendo dunque 1548 alunni e 65 docenti su posto comune. Mentre cresce di 46 posti l’organico dei posti di sostegno dovuti all’incremento del numero degli alunni disabili nell’ordine di 23 unità. Il dato è particolarmente significativo, se si considera che si tratta di una regione il cui territorio si estende su di una superficie di circa 10mila chilometri quadrati (10 volte la provincia di Napoli) abitata da appena 575mila persone, suddivise in 131 comuni. Dopo la Basilicata, nella classifica con il segno meno si colloca la Sardegna, che perde 1041 alunni e 31 docenti, a fronte di un incremento di 196 posti di sostegno. Chiude la classifica delle regioni del sud, il Molise, con un calo di 509 alunni, scesi da 43.063 a 42.554 unità. Calo al quale fa seguito una diminuzione dell’organico dei docenti su posto comune di 18 unità, nonostante un incremento di 114 alunni portatori di handicap e di 83 docenti di sostegno. In buona sostanza, dunque, il calo del numero dei docenti nel meridione sarebbe ancora più forte, in senso assoluto, se non fosse stato tamponato dall’aumento dei docenti di sostegno. Aumento che non risolve i problemi dei docenti delle classi sul posto comune, inevitabilmente esposti alla mobilità d’ufficio.
Nord e Centro in ascesa
La tendenza muta nettamente se ci si sposta dal Mezzogiorno alla pianura padana. A guidare la classifica con il segno positivo la Lombardia. Che guadagna 13.907 alunni rispetto all’anno scorso. E i cui organici aumentano di 888 docenti su posto comune e di 1754 posti di sostegno, a fronte di un incremento del numero degli alunni portatori di handicap di 2163 unità. Al secondo posto si colloca l’Emilia Romagna: 7808 alunni in più e un aumento di 6393 posti comuni e 245 posti di sostegno. Al terzo posto il Lazio, con 5625 alunni in più e un aumento di 335 docenti ordinari, più 2914 posti di sostegno. Al quarto posto, il Piemonte, con un incremento di 5013 alunni, 310 posti comuni e 251 posti di sostegno. Segue la Toscana con 4679 alunni in più e un aumento di organico di 386 posti comuni e 391 posti di sostegno. Al sesto posto della classifica con il segno più il Veneto, con + 4264 alunni e un incremento di 358 posti comuni e 318 posti di sostegno. Segue, distanziato di molto, il Friuli, con una crescita di 1288 alunni, 51 cattedre normali e 91 posti di sostegno in più. Penultima l’Umbria, con + 547 alunni, +98 posti comuni e +200 posti di sostegno. Infine, in controtendenza, l’Abruzzo con un lieve decremento di 40 alunni, una diminuzione di 28 posti normali e una crescita di 200 posti dell’organico dei docenti di sostegno
di Antimo Di Geronimo