HomeComunicato StampaPer una scuola migliore, le proposte alla politica di S.B.C

Per una scuola migliore, le proposte alla politica di S.B.C

NUOVE AZIONI PER LA SCUOLA – PROPOSTE DEGLI INSEGNANTI AI PARTITI – AGOSTO 2022
A cura di SBC, Scuola Bene Comune

STATO GIURIDICO DEI DOCENTI

Rivedere lo stato giuridico degli insegnanti prevedendo:
un contratto specifico per la docenza;
ripristino degli scatti di anzianità tale da arrivare dopo 15 anni al massimo della carriera;
individuazione di modalità di passaggio degli insegnanti alla carriera universitari d) mobilità intercompartimentale;
obbligo di part time per chi chiede autorizzazione per svolgere libera professione con revisione del regime delle incompatibilità;
equiparazione retributiva dei docenti di ogni ordine e grado a parità di titolo di studio di accesso;
equiparazione contrattuale tra i docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato.

ORGANICO

Unificazione graduale dell’organico di diritto e di quello di fatto in organico dell’Autonomia;
Abolizione della cattedra orario esterna nella scuola secondaria di primo e secondo grado;
Ripristino integrale degli organici tagliati dalla riforma Gelmini ivi comprese alcune discipline;
Organici quinquennali rivedibili ogni anno solo in caso di incremento di classi;
Istituzione di cattedre miste curriculare/ sostegno; Introduzione in tutte le scuole lo studio nelle scuole secondarie della geografia, del diritto, dell’economia, della musica, dell’arte e dell’educazione civica; Istituzione dell’organico aggiuntivo per ampliare il tempo scuola nelle aree depresse del paese per garantire il diritto allo studio e combattere la dispersione scolastica.

MOBILITA’

La materia della mobilità dei docenti di ruolo ivi compresi i docenti neo immessi in ruolo è materia pattizia e regolata dal CCNL e da specifici CCNI triennali.
Il comma 3 dell’art.399 del DLvo 297/94 come modificato dalle leggi 159/2019 e 106/2021 è abrogato. I docenti che dal 22/23 saranno assunti con la stipula di un contratto a tempo determinato di durata annuale e successivamente avviati a una procedura finalizzata alle immissioni in ruolo, partecipano alla mobilità annuale provinciale e interprovinciale secondo modalità contrattualmente previste. La valorizzazione della continuità didattica sarà definita dal CCNL e dal CCNI relativo alla mobilità.

SICUREZZA NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI

Obiettivo: garantire la salubrità e la vivibilità degli ambienti scolastici da parte di tutti i fruitori, al fine di garantire tutela della salute di alunni e docenti a 360° nonché apportare un netto miglioramento sul fronte dell’apprendimento attraverso la tanto auspicata didattica personalizzata.
Ribadire il ruolo fondamentale dell’IAQ (indoor air quality) e mettere in campo tutte le azioni e risorse necessarie per adeguare le aule italiane alla normativa vigente ed alle indicazioni delle autorità sanitarie internazionali. Aria salubre nelle aule è un diritto sancito dall’OMS con benefici che vanno ben oltre il Covid
Garantire in tutte le aule il rispetto della normativa di sicurezza, riducendo il numero di alunni per aula al fine di rispettare il rapporto alunno/mq previsto, nonché della normativa antisismica.
Particolare attenzione al superamento di qualunque barriera possa precludere la piena inclusione di tutti gli alunni.

SUPERAMENTO DEL CD “DOCENTE ESPERTO”

Emendamento 38.1.1 al D.L. 9 agosto 2022, n. 115 – Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali (c.d. Decreto Aiuti Bis)
Art.1
Sopprimere l’intero articolo 38 perché genera discriminazioni tra docenti per i seguenti motivi: – Prevede una formazione triennale con necessità di valutazione finale con premialità assolutamente bassa e fruibile solo fra una decina d’anni; – Introduce ulteriori vincoli alla mobilità docente; – Dall’anno scolastico 2036/2037 si introduce un regime autorizzatorio per l’accesso alla qualifica di docente esperto.

ELIMINAZIONE DELLE CD “CLASSI POLLAIO”

Il problema del sovraffollamento delle classi, meglio conosciuto con l’espressione delle classi pollaio è divisivo. Da una parte gli inesperti di aula (Bianchi, Gavosto) che ne negano l’esistenza, trincerandosi dietro i parametri stabiliti dal D.P.R.81/09 che ridono la loro presenza a un 2,9% ca. Dall’altra ci sono i tanti esperti d’aula inascoltati, rappresentati dai tanti insegnanti che ne evidenziano le difficoltà nella personalizzazione dei percorsi (allievi con Bes, Dsa…), nell’inclusione. La situazione presentata mostra le criticità di una scuola lontana dai dettati costituzionali di un’istituzione sostanzialmente aperta a tutti (art. 34) e impegnata a rimuovere gli ostacoli che impediscono la formazione dell’uomo e del cittadino (art. 3).
La presente proposta consta di un solo articolo che
abbassa l’asticella della soglia massima di alunni per classe (anche in presenza dei diversamente abili).
L’articolo è perentorio. Non presenta sfumature “”di norma”), che hanno autorizzato molti Usr ad interpretare in modo flessibile la normativa.
Proposta. art. 1
“A partire dall’anno scolastico 2023-24 le classi iniziali di ogni ordine e grado di scuola, comprese le sezioni della scuola dell’infanzia, devono prevedere un numero massimo di 21 alunni, elevabili a 22 in caso di resti.
In presenza di un alunno o studente diversamente abile devono essere costituite classi con massimo 20 alunni (compreso il diversamente abile). Non sono consentite la costituzione di classi iniziali con un numero maggiore di soggetti diversamente abili.
Ogni disposizione contenuta nella Legge 133/08 o nel D.P.R.81/09 che contravviene a tale disposto è abrogata. Non sono ammesse deroghe che si appellavano al “di norma” presente soprattutto nel D.P.R.81/09.

AUMENTO STIPENDIO DOCENTI
Proposta revisione D.lvo 29/93

Ogni volta che si parla di rinnovo dei contratti pubblici, politici e sindacati annunciano aumenti-spot.
Ovviamente il tema non può essere ignorato dai partiti impegnati nella campagna elettorale (25
settembre).
Le promesse parlano alla pancia degli insegnanti. La strategia, ovviamente riduce il focus sull’oggetto, eliminando il contesto. Quest’ultimo porta al D.Lvo 29/93 e alle sue integrazioni o aggiornamenti D.Lvo 165/01.
Il primo provvedimento blinda i contratti pubblici (parte economica) al tasso d’inflazione programmata. E’ sempre stato così. Anche le leggi di Bilancio 2019-21 si muovono all’interno di questo contesto.
Per parlare di aumenti e non di adeguamenti occorre superare la gabbia del D.Lvo 29/93. Diversamente si fa solo demagogia.

“Con il presente provvedimento legislativo il comparto scuola esce dalle disposizioni previste dal
D.Lvo29/93 e in particolare nella parte che impone adeguamenti al tasso d’inflazione programmata. Al governo pertanto è imposto l’obbligo di trovare risorse finanziarie superiori al tasso d’inflazione reale. La percentuale da reperire non può essere inferiore al 5%. In caso di prolungata vacanza contrattuale superiore ai 12 mesi rispetto alla scadenza naturale, il Governo dovrà versare una quota aggiungere alla suddetta percentuale, stabilità nel 2% per ogni anno di vacanza contrattuale”.

RIFORMA DEL RECLUTAMENTO

La formazione culturale dell’insegnante della scuola secondaria

Laurea specialistica o magistrale e laurea triennale per gli ITP.

La formazione iniziale alla professione dell’ insegnante.

Percorso formativo abilitante biennnale, successivo alla laurea, con numero programmato in base ai posti effettivamente vacanti e disponibili purché su cattedra intera anche se al 30/6, con tirocinio diretto e indiretto ed esame finale con valore di concorso ordinario e abilitante.
Dal tirocinio è esonerato il docente che può già vantare uno specifico servizio di insegnamento.
La prova del concorso sarà nazionale, articolata a livello regionale e la prova scritta, non potrà essere effettuata in nessun caso mediante la somministrazione di test a risposta multipla.

Al concorso per la scuola dell’infanzia e primaria si accede con la laurea in scienze della formazione ovvero con il diploma magistrale conseguito entro l’a.s 2000/2001.

Il reclutamento dell’insegnante

Graduatorie di merito regionali dei vincitori dei concorsi ordinari con validità biennale. Nel biennio i docenti possono chiedere l’accodamento alle altre graduatorie di merito di una o più regioni.

Il doppio canale di reclutamento.

Graduatorie provinciali ad esaurimento per titoli e servizio per coloro che hanno superato i concorsi ordinari e abilitanti in subordine l’aspirante, a sua scelta, può concorrere per graduatorie per titoli e servizio regionali o nazionali.
In caso di rinuncia a una graduatoria nazionale o regionale si rimane inseriti nella graduatoria provinciale.
Nelle province in cui non sono state esaurite le GAE, tali aspiranti seguono i docenti inseriti nelle GAE.

Anno di formazione e conferma in ruolo.
L’anno di formazione non può essere svolto con un contratto a tempo determinato.

Fase transitoria del reclutamento per i docenti con almeno tre anni di insegnamento anche non continuativi comunque prestati

Dopo tre anni di supplenze al 30 giugno o al 31 agosto il contratto del docente abilitato a qualunque titolo viene comunque trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato anche su posti di organico di fatto, istituendo allo scopo una particolare una dotazione organica provinciale pari al 15% dell’organico.
Precedono comunque i docenti inseriti in GAE.

Per i docenti precari con tre anni di servizio comunque prestati non abilitati si prevedono concorsi straordinari regionali con graduatorie ad esaurimento. In tali concorsi non potranno essere previste prove scritte con test a risposta multipla.

Docenti di ruolo aspiranti a mobilità professionale.

Per il docente già di ruolo è previsto, con cadenza annuale, un concorso riservato consistente esclusivamente in una lezione simulata per acquisire una nuova abilitazione ai fini della mobilità professionale da concludere nei tempi per consentire domanda di passaggio.

I docenti già a tempo indeterminato e anche quelli neo immessi non sono vincolati in alcun modo nella mobilità ( trasferimenti, assegnazione provvisoria, utilizzazione né alla possibilità di fruire dell’art. 36).

È prevista una rideterminazione delle retribuzioni dei presidenti e dei commissari dei concorsi o in alternativa per velocizzare le procedure il semiesonero.

SCUOLE A RISCHIO

Nelle scuole a rischio definite con particolari parametri:
prevedere la presenza stabile della figura del neuropsichiatra, dello psicologo, dell’assistente sociale.
prevedere il contatto continuo con le forze dell’ordine e la videosorveglianza.
Classi formate in deroga al decreto sugli organici Max 10 alunni.
Utilizzo della didattica laboratoriale e) convenzione con il terzo settore
f) utilizzare personale docente formato per l’insegnamento in tali scuole prevedendo particolari incentivi da definire contrattualmente.

ELIMINAZIONE PROVE INVALSI

Emendamento alla L. 13 luglio 2015, n. 107 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Sopprimere l’art. 1, comma 144 della L. 107/2015 (c.d. “Buona Scuola”) relativo alle prove INVALSI in quanto:
Prevede una spesa a carico dello Stato di 8 milioni di euro per gli anni dal 2016 al 2019 che continua ad essere sostenuta in una situazione di vuoto legislativo;
Considera un numero eccessivamente limitato di discipline (Italiano, Matematica e In-glese);
Dovrebbe misurare le competenze raggiunte dai discenti al termine di una fase impor-tante del loro ciclo di istruzione e apprendimento, ma, in realtà, per come sono svolte richiedono un approccio di tipo mnemonico, nozionistico senza mettere in risalto la capacità di ragionamento logico-deduttivo che viene richiesto tra le soft skills nel mondo del lavoro;
Tale mancanza genera risultati distorti a livello geografico facendo emergere differenze eccessive a livello territoriale amplificando in modo abnorme le diversità tra nord e centrosud molto spesso ingiustificate;
Tutto ciò è generato dal fatto che le prove che vengono somministrate, normalmente a maggio, sono fatte da test standardizzati a livello nazionale assolutamente inadeguati perché non tengono conto delle specificità territoriali e di contesto in cui vengono svolte.

MERITO SCOLASTICO

Istituire il merito scolastico dell’eccellenza con attribuzione di particolari incentivi economici e opportunità per gli studenti che ottengono significativi successi scolastici.

Scarica la versione in pdf.

Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso straordinario 2022 della scuola

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