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SBC: No al Middle Management nella scuola. I partiti prima delle elezioni facciano chiarezza

I collaboratori del DS e le figure di staff costituiscono una vera e propria mappa di potere all’interno delle scuole italiane e generalmente a loro va quasi per intero il fondo d’istituto , hanno l’appoggio incondizionato dei DS e delle loro organizzazioni sindacali in primis dell’ANP.

I collaboratori e le figure di staff da anni fanno pressione sui partiti e sui sindacati per veder riconosciuto economicamente e giuridicamente la loro funzione e recentemente la Senatrice Valentina Aprea di FI con un emendamento avrebbe voluto introdurre il Middle Management già nel DL 36.

Non si dimentichi che oggi queste figure riescono a convogliare voti nelle elezioni delle RSU e a volte sono loro stesse a candidarsi, quindi i sindacati non se le vogliono inimicare.

Ribadiamo la nostra posizione di netto rifiuto della gerarchizzazione della docenza, siamo contro una scuola sempre più assimilata ad un’azienda privata e sempre meno ad un’istituzione della Repubblica.

Di seguito riportiamo un breve articolo del collega Lucio Ficara sul Middle Management scolastico che argomenta la contrarietà degli insegnanti all’istituzione del Middle Management

Il tentativo di introdurre nel nostro sistema scolastico il Middle Management è l’atto riformistico di legalizzare chi oggi pensa di avere conferiti, tramite delega dirigenziale, poteri di “gerarchia superiore” rispetto al resto dei lavoratori della scuola. Si tratta di un modello scolastico verticistico, gerarchico e antidemocratico.
Il Middle Management applicato alla scuola sarebbe una riforma equivalente alle leggi “fascistissime” nate subito dopo l’omicidio Matteotti. Come i fascisti sostituirano i Consigli comunali e provinciali con i Potestà e Prefetti, creando un sistema gerarchico, si vuole creare un simile sistema all’interno delle scuole. Gerarchizzare un sistema, quindi creare i “quadri intermedi”, significherebbe legalizzare quello che viene fatto oggi in modo illegittimo e a volte anche illecito, diminuendo sempre di più gli spazi di democrazia e gli atti collegiali.
La proposta del Middle Management nella scuola servirebbe anche per differenziare gli stipendi, aumentando lo stipendio per pochi e lasciando nella miseria i tanti, quindi una riforma che risolverebbe il problema dei rinnovi contrattuali e dividerebbe definitivamente i docenti in buoni e cattivi.
Per i motivi che ho detto non voterò, ed invito a non votare, quelle forze politiche che vorrebbero introdurre il Middle Management nella scuola.
Lucio Ficara

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