HomeComunicato StampaSBC: rappresentatività sindacale si misuri con un'elezione nazionale come quella del CNPI

SBC: rappresentatività sindacale si misuri con un’elezione nazionale come quella del CNPI

SBC chiede una riforma sulla rappresentatività sindacale

La rappresentatività nazionale dei sindacati va a nostro avviso calcolata in modo diverso, al 50% sulle tessere sindacali, come già accade da anni , ma sul restante 50% con un’elezione nazionale ogni tre anni in cui tutti i lavoratori di ruolo e supplenti annuali votano i sindacati che presentano liste, in pratica lo stesso meccanismo delle elezioni del CNPI che si terranno il prossimo 7 maggio in cui si presentano anche il sindacato Noi Scuola e la pagina facebook SBC che hanno dato vita alla lista Noi Scuola Bene Comune.

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Anche perché i sindacati con la rappresentatività ai tavoli contrattuali di rango nazionale e regionale rappresentano tutti i lavoratori e non solo i loro scritti.

Siamo invece contrari a quanto accade da anni con l’istituzione delle RSU, e cioè che la rappresentatività nazionale di un sindacato per il 50% sia calcolata con i risultati relativi alle elezioni RSU di scuola che sono palesemente clientelari e ormai, elezione dopo elezione, governate sempre più dai DS e dalle loro mappe di potere come più volte abbiamo denunciato e dove a prevalere non è affatto il voto al sindacato ma alla persona che spesso nella scuola svolge compiti gestionali, di controllo o organizzativi che poco o nulla hanno a che fare con il sindacato.

Non è raro poi oggi trovare RSU schierati dalla parte dei dirigenti scolastici e non dei lavoratori che supinamente accettano ai tavoli le ripartizioni delle risorse proposte dal DS.

SBC pertanto propone di passare da elezioni disseminate in centinaia e centinaia di scuole ad un’ unica elezione nazionale dove sono presenti i soli simboli sindacali.

Un sindacato non può ricorrere per la rappresentatività ad elezioni di scuola dove per essere votato deve necessariamente presentare una lista la qual cosa dipende nel 90% dei casi dai giochi di potere interni alle scuole, e molto spesso nelle liste sono dislocati i docenti e gli ATA che sono i garanti della gestione delle risorse da parte del Dirigente Scolastico e che a loro volta sono destinatari di risorse.

Libero Tassella SBC

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