Inflazione dall’8,4% di agosto al 9% di settembre, il carrello della spesa è arrivato all’11%, siamo quasi al massimo storico del 12,2% del 1983. L’inflazione galoppa.
Tuttavia gli insegnanti sono ancora senza contratto scaduto da anni. Si è preferito la gallina domani ( febbraio 2023) all’uovo di oggi ( si poteva chiudere a luglio 2022) con l’aumento di 50/60 euro netti e gli arretrati come avevamo chiesto come SBC.
Passa il tempo e gli aumenti saranno sempre più svalutati.
Intanto i nostri soldi stanziati in tre leggi di bilancio stazionano ancora nelle casse dello Stato e non nelle tasche di insegnanti e ATA.
Sembra che qualcuno pensi più alla carriera o a valorizzare gli staff oppure a creare un’area autonoma per i DSGA ( lo SNALS) che alla povertà retributiva di un milione e duecentomila lavoratrici e lavoratori.
Io sono pessimista e credo che il nuovo governo non sgancerà un euro in più per gli insegnanti, posso sbagliarmi e me lo auguro, ma una cosa sono le promesse elettorali ed altro sono i fatti.
Ripeto quanto sempre detto gli insegnanti e gli ATA hanno una scarsa forza contrattuale perché non sono capaci di mobilitarsi, protestare e scioperare.
Nessuno è disposto a dare nulla a chi non lotta e accetta tutto, sostituendo la piazza reale con quella virtuale.
Libero Tassella SBC
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