La Corte d’appello di Torino ha rigettato il ricorso del Ministero dell’istruzione, università e ricerca e ha dato ragione a una docente di scuola elementare con diversi contratti annuali che in primo grado aveva ottenuto il riconoscimento al pagamento dei cosiddetti «scatti » biennali che avrebbe vantato se fosse stata assunta di ruolo. Lo annuncia l’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori), secondo cui la sentenza potrà costituire un precedente per tutti i precari della scuola. «Le logiche di risparmio della spesa pubblica», dice Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, «non possono essere annoverate tra le ragioni oggettive necessarie per disapplicare la normativa comunitaria sui contratti a termine, in osservanza alle recenti sentenze della Corte di giustizia europea».
ItaliaOggi