ll Consiglio nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) “esprime perplessità e viva contrarietà rispetto alla formulazione del PNRR presentata alle Camere dove la formazione in servizio non compare, come nella precedente bozza, come “obbligatoria per tutto il personale scolastico” e dove si prevede una “struttura leggera e funzionale all’erogazione solo di corsi on line”, finanziata con risorse pari a 0,03 miliardi”. E’ quanto si legge in un ordine del giorno votato nel corso dell’assemblea di Andis in video conferenza che si è svolta il 12 e 13 maggio.
“La formazione deve essere leva strategica e irrinunciabile di qualsiasi serio processo di miglioramento della nostra scuola, per cui non può dipendere dalla volontaria disponibilità di ogni singola unità di personale. La formazione iniziale e in servizio, che non può essere solo ed esclusivamente “on line”, deve disporre di adeguati finanziamenti e di strutture di supporto permanenti e qualificate”.
“Il Consiglio nazionale dell’ANDIS richiede pertanto che sia ripristinata la definizione di formazione presente nella precedente bozza del PNRR, come “obbligatoria per tutto il personale scolastico” e che siano sostanzialmente incrementati i fondi da destinare alla stessa formazione del personale, da implementare secondo percorsi e modalità da definire anche con il contributo delle associazioni professionali della scuola”.
Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Andis.
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