Roma, 11 gen – “Su 3,6 milioni di studenti delle scuole superiori che oggi sarebbero dovuti tornare in classe, solo in 220mila hanno potuto farlo. Ha ragione chi è sceso in piazza a manifestare, perchè le Regioni non hanno alcuna valida giustificazione per non riaprire”. Lo dichiarano, in una nota, i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“La scuola è un luogo a basso rischio di contagi – lo dicono innumerevoli studi e recentemente l’Iss ha rilevato in ambito scolastico solo il 2% dei contagi –, c’è stato tempo a sufficienza per organizzare la ripartenza e sono state dal Governo le risorse necessarie. I presidenti di Regione riportino studenti e studentesse in classe, perché stanno ferendo, psicologicamente e materialmente, un’intera generazione che porterà con sé nel futuro le cicatrici”.
“Devono essere chiare, a questo punto, le responsabilità”, sottolineano i portavoce: “da una parte c’è la maggior parte delle Regioni che sta disattendendo un impegno subito dopo aver firmato un’intesa con il Governo – se alcune di loro sono riuscite a riaprire oggi, vuol dire che hanno lavorato meglio; dall’altra, la ministra Azzolina e il MoVimento 5 Stelle che di difendere il diritto all’istruzione non hanno mai smesso”.
“L’ultimo ottimo risultato è l’aumento delle risorse nel Recoverye Plan: la scuola avrà oltre 20 miliardi rispetto ai 14 iniziali, di cui 6,8 solo per l’edilizia scolastica. Ci saranno investimenti per gli asili nido, per l’estensione del tempo pieno, la lotta all’abbandono scolastico, il miglioramento del collegamento con il mondo del lavoro. Stiamo guardando al futuro: è questo che ci chiedono e che meritano i nostri ragazzi. Rubare i loro diritti, tradire le loro speranze è da incoscienti”, concludono i deputati del MoVimento 5 Stelle.
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