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SEGNALAZIONI DOMANDE AMBIGUE-ERRATE A022 – CONCORSO ORDINARIO

Roma, 02/05/2022

Gentilissima redazione,

sono un’insegnante precaria e come molti ho sostenuto la prova scritta per la classe di concorso A022 il 21 marzo scorso; purtroppo sono riuscita a totalizzare solo 66 punti sbagliando 17 domande, avrei potuto superare la prova con altre due risposte esatte. Sapevo di non poter contare sulla mia conoscenza teorica dell’informatica, da sempre considerata ostica dalla mia mente umanistica, su cinque domande sono infatti riuscita a rispondere in modo corretto solo a una di esse; sulle cinque di lingua inglese mi sentivo piuttosto sicura avendo avuto, fortunatamente, una certa familiarità con tale lingua straniera fin da piccola. Fra le 40 domande di ITALIANO, STORIA E GEOGRAFIA sapevo di poter trovare qualche domanda difficile oppure fuori dalla mia conoscenza, le programmazioni sono immense e qualche incertezza era considerata scontata. Nonostante questa consapevolezza, mi sono sentita piuttosto serena nell’affrontare l’esame ma dopo aver visto il punteggio non nascondo di essermi sentita molto delusa e amareggiata soprattutto perché almeno altre 3 domande erano alla mia portata, conoscevo bene la loro risposta corretta ma per timore, per errata valutazione, per distrazione, per insicurezza, non sono stata in grado di cogliere le sottili sfumature nelle risposte, le ambiguità celate dalle opzioni. 

Su due delle domande da me sbagliate, mi sentivo molto sicura e con grande sorpresa ho scoperto di averle mancate. Due domande che forse, se poste meglio dal questionario del MIUR, mi avrebbero permesso di raggiungere il punteggio pari a 70, necessario per il superamento della prova scritta. Di seguito espongo le mie perplessità nella speranza che queste mie segnalazioni possano essere quantomeno prese in considerazione da qualcuno per un’attenta valutazione. 

DOMANDA 22 

SEGNALAZIONI DOMANDE AMBIGUE-ERRATE A022 - CONCORSO ORDINARIO

La domanda sulla lingua inglese appare estremamente ambigua; i miei dubbi sono stati confermati anche da colleghi che insegnano la lingua inglese e da persone di madrelingua inglese: BRIEF POINT sta indicare “BREVI NOTE”, per quale motivo non dovrebbero esserci nel libro delle brevi note sulla storia del castello e dettagli sulla collezione di arte? I libri sono pieni di BREVI NOTE che forniscono informazioni ulteriori, l’accoppiata BRIEF POINT è più che nota nella lingua inglese.  

 

DOMANDA 49:

BRIEF POINT sta indicare “BREVI NOTE”,

La definizione di paesaggio fornita dal Miur appare piuttosto incompleta e imprecisa, di seguito si riportano le definizioni fornite da più fonti autorevoli. 

Enciclopedia Treccani

Per i geografi il paesaggio rappresenta, data una cornice di elementi naturali, la materializzazione nello spazio geografico dei processi storici, articolati secondo i meccanismi insediativi, le presenze culturali e artistiche, gli eventi di varia natura, l’evoluzione dei modi di produzione. Tra gli aspetti naturali quelli che più concorrono all’individuazione di paesaggi sono le forme del suolo e la vegetazione (paesaggio di montagna, o di pianura; paesaggio forestale, o di prateria, o desertico); tra i fattori umani, i caratteri dell’insediamento e, soprattutto, dell’economia rurale (tanto che il paesaggio agrario è divenuto uno dei temi più frequentati dalla ricerca geografica). Il paesaggio così inteso parte dall’osservazione sensoriale (essenzialmente visiva, ma possono contribuirvi anche l’udito e l’olfatto) e, come tale, è un paesaggio sensibile; ma nel momento stesso in cui lo si memorizza selezionandone alcuni elementi particolarmente evidenti e ricorrenti, si compie un’operazione di astrazione e si perviene a un paesaggio razionale.

Il nuovo Zingarelli, Vocabolario della Lingua Italiana Zanichelli 

Paesaggio: Complesso di tutte le fattezze sensibili di una località, aspetto tipico di una regione ricca di bellezze naturali.

Il grande dizionario Garzanti della Lingua Italiana: Paesaggio: aspetto di un luogo, di un territorio quale appare quando lo si abbraccia con lo sguardo. Particolare conformazione di un territorio che risulta dall’insieme degli aspetti fisici, biologici ed antropici.

Devoto-Oli, Il dizionario della Lingua Italiana, Le Monnier:

Paesaggio: Porzione di territorio considerata dal punto di vista prospettico o descrittivo, per lo più con un senso affettivo cui può più o meno associarsi anche un’esigenza di ordine artistico ed estetico. Il complesso di elementi caratteristici di una zona determinata.

Il vocabolario della Lingua Italiana Treccani:

Paesaggio: Veduta, Panorama, parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato. Con riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali o a località di particolare interesse storico e artistico, ma anche, più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e conservare.

Dalle definizioni riportate non si evince l’assoluta correttezza della risposta C, considerata dal MIUR esatta. Il paesaggio può essere del tutto naturale, può includere la presenza dell’uomo all’interno di un contesto naturale oppure, come terza ipotesi può anche essere del tutto antropico (ad esempio una città, quindi un paesaggio urbano). Nella risposta C sembra che non venga contemplata l’esistenza di un paesaggio completamente selvaggio, non contaminato minimamente dalla presenza dell’uomo; il paesaggio alpino per esempio è stato solo minimamente toccato dall’intervento umano, le zone che non presentano impianti sciistici continuiamo comunque a chiamarli parte del paesaggio alpino. I fiumi, le montagne, i laghi costituiscono un paesaggio (paesaggio fluviale, montuoso, lacustre) o rientrano in un paesaggio se considerata un’area più vasta. Nel mondo non esistono solo fiumi, montagne e laghi toccati dall’intervento dell’uomo anzi, esistono aree completamente intatte che non permettono la presenza dell’uomo per via di ostili condizioni climatiche, continueremo a chiamare però queste aree PAESAGGI NATURALI di tipo FLUVIALE, MONTUOSO, LACUSTRE e via dicendo. La risposta C indica invece come PAESAGGIO solo quegli ambienti modellati dall’uomo o che prevedono la presenza dell’uomo. Non è forse giusto definire PAESAGGIO un deserto, una distesa ghiacciata vicino ai Poli, una spiaggia di una piccola isola disabitata sperduta negli arcipelaghi del Pacifico? Si è sempre fatta la distinzione fra PAESAGGIO NATURALE e UMANO, la risposta C sembra contemplare solo la seconda tipologia o un paesaggio naturale mescolato a quello antropico, esistono invece paesaggi completamente naturali, non toccati minimamente dall’uomo. Per questo ho ritenuto più giusta la riposta A, la risposta C mi sembra scorretta o solo parzialmente corretta. 

Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.

In fede

Stefania Cardillo 

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