Ultime Notizie – Bruxelles richiama l’Italia: è ora di assumere i precari della scuola!
La supplentite doveva essere curata in soli tre anni, era questa la promessa di Renzi, ma evidentemente a giudicare dai numeri ampiamente disattesa.
I dati riportati dal MIUR parlavano di 100 mila precari in servizio lo scorso anno scolastico e addirittura 126 mila in servizio quest’anno e manca ancora un solo anno per curare definitivamente il male causato da supplentite. Ce la faranno i nostri eroi?
Da parte nostra c’è molto scetticismo, anche perchè miracoli da questi signori ne abbiamo visti pochi e niente.
La buona scuola è fallita, il precariato è aumentato
Come noi la pensa Il Giornale, che in un articolo di oggi scrive: “La crescita del precariato è il segno più evidente, davvero il manifesto, della sconfitta della Buona Scuola e la prova tangibile che ad essere in errore era l’impostazione stessa di quella riforma”.
L’articolo non si ferma solo al fallimento della cura, ma evidenzia anche la differenza fra le promesse e la realtà in fatto di cifre che ci è costato persino un rimprovero da parte di Bruxelles: “Le immissioni in ruolo volute dal governo Renzi (comunque poco più della metà di quelle inizialmente promesse) e poi le assegnazioni e i trasferimenti sono stati attuati senza alcun criterio di programmazione rispetto alle reali necessità della scuola ed il risultato non poteva che essere quello di un macroscopico fallimento che oltretutto è costato al nostro paese l’ennesima reprimenda da parte di Bruxelles“.
Insomma tanta propaganda per nulla e come se non bastasse Renzi chiede di comunicare una cosa positiva ed una negativa circa il suo operato, di negative da queste parti possiamo elencare più di una, di positive fatichiamo a trovarne una che ci soddisfi pienamente.
Il MIUR ha abusato di contratti a tempo determinato
Una negativa però viene evidenziata da Bruxelles: “Cecilia Wilkström, presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento Ue, ha definito l’abuso dei contratti a tempo determinato da parte dell’Italia un comportamento «non degno di uno Stato membro dell’Unione europea». Il governo italiano entro il prossimo autunno dovrà presentarsi al Parlamento Ue spiegando le motivazioni della crescita del precariato e illustrando anche le misure che intende prendere per correre ai ripari“.
Insomma quel piano straordinario di assunzioni di cui siamo stati i primi a darne notizia potrebbe iniziare ad assumere una forma concreta, non tanto per volere del governo, ma piuttosto per l’imposizione da parte dell’UE.