Il Tar mette fine alla questione Geografia, restituendola ai geografi
Non è ancora detta l’ultima parola, ma ormai sembra acclarato che l’insegnamento della Geografia spetta ai geografi, ad affermarlo è una recente sentenza del T.A.R. del Lazio. La revisione delle classi di concorso aveva aperto l’insegnamento anche ai docenti di discipline come Italiano e Scienze degli istituti tecnici. Il “pasticcio” ha iniozio con la riforma Gelmini del governo Berlusconi, nell’ottica della sua riforma aveva in qualche maniera stravolto l’accesso alle classi di concorso fino a quel punto di competenza dei geografi. Il colpo di grazia era arrivato con la riforma della scuola del governo Renzi che ha consentito agli abilitati in italiano e scienze di insegnare anche la geografia negli istituti tecnici e professionali “pur in assenza di requisiti e abilitazione”, riporta il Corriere della Sera.
Il Tar stabilisce che la Geografia devono insegnarla i geografi abilitati all’insegnamento
I docenti di Geografia hanno impugnato davanti al T.A.R del Lazio il decreto ministeriale affermando che “considerato che l’amministrazione non ha depositato nessuna relazione in modo da ottemperare alla richiesta del collegio, sicché le affermazioni contenute in ricorso, laddove evidenziano una non giustificata individuazione della confluenza nelle nuove classi di concorso in relazione alla disciplina “geografia” negli istituti tecnici e alla disciplina “geografia generale ed economica” negli istituti tecnici e professionali, anche delle classi di concorso a-50 e a-12 , non trovando contestazione devono essere ritenute fondate, se non altro sotto l’assorbente profilo del difetto di motivazione non risultando esplicitata la ragione per cui venga effettuata la predetta esclusione”. Tuttavia il governo sembra nopn arrendersi che si è appellato al Consiglio di Stato al quale spetta l’ultima parola.
