Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara punta a rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro. Intervenendo recentemente a Bergamo, Valditara ha spiegato come la sua visione di scuola punti sulla centralità della persona e dei suoi talenti.
Per valorizzare pienamente le potenzialità degli studenti, è fondamentale orientarli sin dalle scuole medie e rilanciare l’istruzione tecnico-professionale. Quest’ultima viene ancora percepita come “di serie B”, mentre dovrebbe offrire una formazione di altissimo livello mirata all’inserimento nel mondo del lavoro.
Secondo Valditara, entro il 2027 rischiamo di non riuscire a coprire ben il 47% dei posti di lavoro richiesti dalle imprese. Questo gap di competenze va colmato tornando a dare la giusta centralità alla cultura del lavoro.
La scuola del futuro non potrà dimenticare la cultura, ma dovrà anche formare i giovani alle richieste concrete del mercato. Incentivando sempre di più lo scambio tra privato e pubblico, tra imprese e scuola, sarà possibile individuare i talenti e metterli in contatto con le esigenze aziendali.
In quest’ottica, l’alternanza scuola-lavoro andrà ulteriormente potenziata per garantire un adeguato training on-the-job agli studenti. Solo così la scuola potrà svolgere pienamente il suo compito di accompagnare i giovani nella delicata fase di transizione verso il mondo adulto.
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