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Bullismo e Cyberbullismo a scuola, SGS: il ruolo fondamentale dei genitori nella prevenzione

Il fenomeno che non possiamo più ignorare

Mucci:Non ho figli in età scolare, ma ho due nipotini di 3 e 9 anni. Per questo ho deciso di approfondire il tema del bullismo e del cyberbullismo, frequentando un corso specifico presso l’Università di Perugia.

Spesso, quando si parla di episodi di bullismo, si sente dire: “Sono solo scherzi tra ragazzi”. Questa espressione minimizza un fenomeno che, invece, ha conseguenze devastanti su chi lo subisce. La scuola è uno dei luoghi principali in cui il bullismo si manifesta, ma con l’avvento della tecnologia e dei social media, il pericolo si estende ben oltre le mura scolastiche. Il cyberbullismo, infatti, non conosce limiti di tempo né di spazio: può colpire in qualsiasi momento, anche all’interno della propria casa, che dovrebbe rappresentare un rifugio sicuro.

Dati allarmanti: il peso psicologico del bullismo sui giovani

Secondo recenti ricerche, nell’ultimo anno e mezzo, i ragazzi tra i 12 e i 18 anni hanno pagato un prezzo altissimo a causa del bullismo e del cyberbullismo. L’incremento del numero di suicidi e disturbi psichici tra i giovani è un segnale preoccupante che non può essere ignorato. Il lockdown, la didattica a distanza e la riduzione delle interazioni sociali hanno contribuito ad aumentare il disagio psicologico tra gli adolescenti, rendendoli più vulnerabili agli attacchi e alla solitudine.

Scuola e famiglia rappresentano le due principali barriere contro la diffusione di questo fenomeno. Per contrastarlo in modo efficace, è necessario un intervento congiunto che coinvolga docenti, genitori e ragazzi.

Prevenzione e consapevolezza: il ruolo chiave dei genitori

La prevenzione è l’arma più efficace per combattere il bullismo. È fondamentale implementare progetti educativi nelle scuole, organizzare incontri tra insegnanti e genitori e prevedere colloqui individuali con vittime e aggressori. Tuttavia, uno degli aspetti spesso trascurati è la formazione dei genitori. Molti non conoscono appieno il fenomeno e le sue conseguenze, rendendo difficile riconoscere i segnali di allarme nei propri figli.

Partecipare a corsi, webinar e incontri informativi, molti dei quali gratuiti, può fare la differenza. Un genitore consapevole è in grado di intervenire tempestivamente, fornendo ai propri figli il supporto necessario per affrontare situazioni difficili.

Per concludere, il bullismo e il cyberbullismo non possono più essere considerati problemi marginali. Sono fenomeni che colpiscono migliaia di giovani ogni giorno, spesso con esiti drammatici. È nostro dovere, come società, educare e sensibilizzare le nuove generazioni, ma anche fornire agli adulti gli strumenti per riconoscere e contrastare questi episodi. La conoscenza è la prima forma di difesa: investire nella formazione significa proteggere il futuro dei nostri ragazzi.

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