HomePrecari della ScuolaCall veloce, il vincolo quinquennale ne ha pregiudicato il successo

Call veloce, il vincolo quinquennale ne ha pregiudicato il successo

Con il blocco quinquennale, come avevamo previsto, la call veloce è purtroppo miseramente fallita.
Solo un numero esiguo di domande per un numero cospicuo di posti, questa è la realtà dell’immissione in ruolo supplementare inserita nel decreto 126 e voluta espressamente dalla Ministra Azzolina quando era sottosegretaria durante il dicastero Fioramonti.
Le docenti preferiscono restare precarie nella loro provincia anziché diventare di ruolo al Nord, lontano da mariti e figli e con uno stipendio che permetterebbe solo di sopravvivere a centinaia di chilometri da casa.
SBC, prevedendo questo clamoroso fallimento, aveva proposto di eliminare le norme draconiane del blocco quinquennale dei trasferimenti ed anche delle assegnazione provvisorie.
Per SBC il blocco andava previsto solo per le immissioni in ruolo per coloro che sarebbero stati immessi in ruolo con i concorsi banditi nel 2020, dopo l’entrata in vigore della legge 159 che ha convertito con modifiche il DL 126 e non per tutti gli immessi in ruolo con decorrenza 1.9.2020.
Un’altra sconfitta di questo Ministero.
In conclusione degli 84.000 posti che il Mef aveva autorizzati per le immissioni in ruolo 2020/21 ben 60.000 resteranno ancora vacanti da destinate ai supplenti annuali con suppenze al 31 agosto 2021.
Una situazione paradossale che si manifesta ogni anno e che nessun Ministro è riuscito a risolvere.
Libero Tassella SBC

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