È certamente un bene che gli studenti abbiano oggi manifestato pacificamente le loro ragioni, che sono tante, senza concedere spazio a chi quelle ragioni le prende a pretesto per azioni violente e disordini, tradendole e offuscandole. È sacrosanto il diritto di rivendicare una scuola che dia una formazione adeguata, che prepari a un futuro per il quale occorre dare prospettive e speranza. La protesta dei giovani non può essere ignorata o rimanere inascoltata, ma deve trovare risposte puntuali e responsabili. Guai se ci si limitasse al tentativo di cavalcarla strumentalmente, o a farla oggetto di un’attenzione effimera e superficiale, funzionale ai clamori della cronaca ma non sorretta da un interesse vero e profondo. Le difficoltà che il Paese attraversa, e che rischiano di pesare soprattutto sulle giovani generazioni, non consentono oggi a nessuno di rifugiarsi nella demagogia che promette tutto a tutti: ai giovani, e in generale al mondo della scuola, grande fabbrica di futuro, chi si candida a governare il Paese, ma anche chi riveste ruoli di rappresentanza sociale, ha il dovere di fare proposte chiare, puntuali, credibili. Questo è ciò che serve, soprattutto ai giovani, alla cui giusta rabbia nessuno può pensare di limitarsi a rispondere soltanto con parole vuote.
Roma, 24 novembre 2012
Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola