HomeLettere in RedazioneConcorso straordinario bis: le richieste dei precari alla commissione UE

Concorso straordinario bis: le richieste dei precari alla commissione UE

Concorso straordinario BIS riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore

Si attende a giorni il parere della commissione europea in merito alla stabilizzazione dei precari storici della scuola.

L’ultimo concorso riservato ai docenti precari con almeno 3 anni di servizio denominato appunto “straordinario bis” (che prevedeva l’estrazione della traccia AL MOMENTO con la progettazione di una lezione) per il quale non vi era previsto un voto minimo di sbarramento è quindi pacifico che TUTTI i partecipanti alla procedura si possano ritenere IDONEI.

Sulla base dei posti messi a bando per ogni singola classe di concorso e relativa provincia, sono stati immessi in ruolo i docenti classificati nei primi posti utili della graduatoria conteggiando il punteggio ottenuto alla prova sommato al punteggio dei titoli di servizio.

Ciò ha scaturito evidenti disparità di trattamento in quanto alcuni partecipanti sono entrati in ruolo da vincitori anche con il minimo punteggio della prova (alcuni con Zero) ed altri invece rimasti fuori da tutto (sia con il max che con il min del punteggio).

Non si comprende il motivo per il quale il collega che ha ottenuto 0, 5, 10 O 30 punti alla prova sia vincitore ed entrato in ruolo (NON PER IL MERITO) ma per la sola FORTUNA di aver scelto una provincia con il numero dei posti maggiore dei partecipanti ed altri siano rimasti completamente senza nulla in mano nonostante l’idoneità alla procedura.

Alla luce di questo, si rende necessario (per parità ed equità di trattamento) che tutti i partecipanti alla procedura in oggetto esclusi dalle graduatorie ottengano quantomeno l’abilitazione in quanto IDONEI NON VINCITORI, per potersi iscrivere in Prima Fascia delle GPS e partecipare allo scorrimento per le immissioni in ruolo.

Non è concepibile questa disparita di trattamento e la commissione europea ne deve assolutamente tener conto considerando che la classe politica ad oggi dimostra disinteresse a riguardo. I precari storici (che mandano avanti la scuola da anni) chiedono e pretendono rispetto ed equità di trattamento sulla base del MERITO e non della FORTUNA!

Carlo Andreoli

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