La culpa in vigilando è uno dei rischi che corrono quotidianamente i docenti. Il docente di ogni ordine e grado durante l’esercizio delle proprie funzioni è pienamente responsabile degli studenti presenti in classe o in laboratorio nel cado di docenti tecnico pratici. Ha l’obbligo, dunque, di vigilare e ovviamente di insegnare la propria disciplina, tuttavia proprio perché è responsabile degli allievi deve evitare di perderli “di vista” perché se uno di loro dovesse allontanarsi dall’aula o dalla scuola anche se non è vittima di alcun incidente, rischia di vedersi accusare appunto di culpa in vigilando.
Come difendersi dall’accusa di culpa in vigilando?
La culpa in vigilando è senza dubbio un comportamento antigiuridico e il docente in caso di incidente grave rischia di essere accusato anche penalmente, il docente per evitare di trovarsi in una simile situazione è tenuto a mettere in atto tutte le misure necessarie volte a impedire il verificarsi dell’allontanamento di alunni dalla classe o dalla scuola. Se nonostante ciò un allievo dovesse allontanarsi lo stesso dalla scuola, la culpa in vigilando tuttavia va accertata in sede di procedimento disciplinare. In tale sede il docente accusato ha diritto a difendersi esponendo la propria versione dei fatti sia In maniera verbale oppure attraverso una memoria scritta e può avvalersi anche della difesa di un sindacalista, di un procuratore nominato fra i propri colleghi oppure da un legale. Se il docente riesce a dimostrare che per causa di forza maggiore non è riuscito ad evitare l’eventuale allontanamento dell’allievo, fornendo tutte le prove necessarie, il procedimento può concludersi con l’archiviazione, altrimenti gli viene inflitta una sanzione disciplinare, tuttavia l’interessato può impugnare la sanzione davanti al giudice del lavoro.