L’allegato A del decreto ministeriale 22/05, per la classe di concorso 44/A «Linguaggio per la cinematografia e la televisione», indica quali titoli di accesso «qualsiasi laurea specialistica, congiunta ai diplomi secondari previsti dal dm 39/98». A sua volta il dm 39/98, per la 44/A, riporta «qualsiasi laurea purchè congiunta all’accertamento dei titoli professionali». Chi e con quali modalità provvede all’accertamento dei titoli professionali, quali sono i criteri per il loro riconoscimento? Può essere titolo spendibile, congiunto alpossesso della LS/73 (Laurea Specialistica in «Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale» conseguita presso il Dams Romatre a.a.2010/11), il diploma di Tecnico dell’industria audiovisiva conseguito presso un Istituto Professionale di Stato che abbia attivato un indirizzo per la comunicazione/produzione audiovisiva? É stata anche solo ipotizzata, ad un qualsiasi livello istituzionale, una procedura di individuazione di una classe di concorso per l’accesso alla quale valga il possesso della LS/73 tout court?
C’è da sperare, per questi laureati figli di un dio minore, in un futuro non troppo lontano?
Domanda pertinente alla quale non siamo in grado di rispondere può farlo solo il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza che, allo stato, è l’unica avente titolo a fornire la risposta.
ItaliaOggi