Scuola: lo stato di emergenza durerà fino al 3 aprile! Non lo diciamo noi ma il Decreto varato ieri del Presidente del Consiglio. Dunque la distanza obbligatoria fra le persone, le partite di calcio a porte chiuse e scuole, al momento, chiuse agli studenti fino al 15 marzo.
Proprio sulla questione della chiusura delle scuole agli studenti, il personale ATA sta impegnato in una feroce polemica all’indirizzo della ministra dell’Istruzione Azzolina. Individuando in lei la responsabile di tale decisione, ma il bersaglio potrebbe essere sbagliato.
Più volte la ministra ha specificato che la chiusura delle scuole e/o la limitazione del servizio non è di sua competenza, ma dal ministero della Salute e dal Comitato-Tecnico-Scientifico che suggerisce alla politica le soluzioni possibili per il contenimento della diffusione del covid-19.
Chiusura delle scuole e personale ATA
E una delle soluzioni più idonee è di mantenere con l’interlocutore la distanza di un metro circa, distanza che non può essere garantita nelle aule, ma che il personale ATA con le scuole vuote può e deve garantire, dunque non ci sono le condizioni per impedire al personale ATA la presenza in servizio. decisione che non soddisfa il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario. La critica maggiore rivolta al ministro è che il personale docente resterà a casa e loro invece saranno costretti ad aprire le scuole e a tenerle aperte senza la presenza degli studenti.
La risposta dell’Amministrazione è che la chiusura totale delle scuole è giustificata solo nelle zone rosse, dove la diffusione del coronavirus è particolarmente allarmante e dove le persone sono costrette a stare in quarantena a casa e le uscite sono regolamentate a differenza di come invece avviene, per fortuna, in tutte le altre aree del Paese. Laddove non vi è questo allarme basta rispettare le regole dettate dal decreto per scongiurare il contagio. La decisione di delimitare una zono in rossa o in gialla spetta al Comitato-Tecnico-Scientifico.
Gli stessi dirigenti scolastici non sono esentati dal servizio, mentre i docenti saranno impegnati a predisporre tutto il materiale necessario per garantire la didattica a distanza.