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Il Turismo dei Diplomifici: Il Sottofondo dell’Istruzione Privata, il dossier di Tuttoscuola

Il turismo dei diplomifici, il dossier di tuttoscuola scuote il governo

Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera riporta il dossier di TuttoScuola che denuncia il turismo dei diplomifici.

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In Campania dove sembra essersi affermato più che in altre regioni, è un fenomeno insidioso che nsi sta diffondendo nel settore dell’istruzione privata: i “diplomifici”.

Questi istituti paritari, che sfornano ogni anno migliaia di “titoli” validi per i concorsi pubblici, sono finiti sotto l’occhio attento di Tuttoscuola, che ha denunciato la loro pratica di rilasciare certificati quasi immediatamente e di evitare il requisito ovvio della frequenza alle lezioni. Il merito e la qualità dell’istruzione sembrano passare in secondo piano.

Il rapporto “Maturità: boom dei diplomi facili,” pubblicato proprio in concomitanza con i risultati degli esami di maturità delle varie regioni italiane, non rivela i nomi degli istituti coinvolti, ma il fenomeno sembra diffuso. Sul web si trovano numerose promesse contrattuali di questi istituti per attirare aspiranti diplomandi, e alcune sedi appaiono poco rassicuranti, situate in periferie malandate e condizioni precarie.

Va sottolineato che la maggioranza degli istituti paritari italiani non è coinvolta in queste pratiche illecite, ma i “diplomifici” sono una realtà tangibile. La situazione è particolarmente allarmante in Campania, dove il 90,5% dei nuovi iscritti proviene da istituti paritari. Nel complesso, si stima che vi siano 92 di questi “diplomifici”, concentrati principalmente nella Campania, Lazio e Sicilia.

Un dato spaventoso è l’aumento esponenziale del numero di iscritti tra il quarto e il quinto anno delle superiori, con un incremento nazionale di oltre 166.000 studenti. Ad esempio, un istituto è passato da 11 iscritti in quarta a 296 l’anno successivo in quinta, un aumento di ventisette volte. Questi dati sembrano innescare il sospetto di una sistematica operazione di “turismo diplomante”.

Il problema risiede anche nel fatto che lo Stato sembra essere impotente nell’affrontare il fenomeno. I controlli si sono notevolmente ridotti nel tempo, e gli ispettori incaricati di vigilare sul sistema scolastico sono estremamente limitati. Solo 24 ispettori sono rimasti in servizio, oltre a 59 dirigenti tecnici che dovrebbero sorvegliare oltre 20.000 scuole, sia statali che paritarie.

Mentre i diplomi di queste scuole consentono l’accesso alle selezioni pubbliche per insegnare o per altre carriere, molti hanno sollevato il problema della qualità effettiva dell’istruzione fornita. Alcuni esperti hanno proposto di ridefinire il valore legale dei titoli di studio, poiché il riconoscimento formale non garantisce automaticamente un’educazione di qualità.

In definitiva, il fenomeno dei “diplomifici” è una realtà preoccupante che richiede attenzione e azione urgente da parte delle autorità competenti. È fondamentale che l’istruzione, pilastro della società, sia garantita attraverso istituti seri e affidabili, in modo che gli studenti possano acquisire una preparazione autentica per il loro futuro.

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