I lettori e CEL di madrelingua non si arrendono davanti all’inerzia dei vari governi italiani che si sono succeduti in questi 25 anni di storia italiana.
Saranno in presidio a Roma il 27 giugno prossimo davanti al Ministero dell’Istruzione, dalle ore 14.00 alle ore 16.30:
- per valorizzare la professionalità dell’insegnante universitario di madrelingua
- per chiedere che venga uniformato il trattamento a livello nazionale
- per chiedere il rispetto della Legge 63/2004 che definisce orario e trattamento economico e normativo della categoria
- per chiedere l’abrogazione l’art.26 della L. 240/2010 “legge Gelmini”
- per il rilancio dell’insegnamento delle lingue negli Atenei italiani nel rispetto degli obiettivi e dei parametri europei
e contro
- la chiusura dei Centri Linguistici di Ateneo e l’appalto ai privati
- la discriminazione di cui è oggetto da anni la categoria sul piano economico e normativo
- i licenziamenti di Cassino e il dimezzamento dello stipendio a Siena, Lecce, Catania
- il proliferare di iniziative di taglio alla spesa per l’apprendimento delle lingue da parte dei Rettori e degli organi di governo degli Atenei.
La FLC CGIL ritiene che, dopo la recente condanna dell’Università di Cassino e le innumerevoli sentenze a favore e in difesa dei diritti acquisiti dei lettori/CEL di madrelingua, sia urgente aprire un tavolo di confronto per sanare il contenzioso prima che la Commissione europea riapra una procedura d’infrazione contro il governo italiano.