I Maneskin dopo essere stati incoronati a Sanremo hanno dedicato la vittoria ad un loro ex insegnante che a quanto pare li invitava a stare “zitti e buoni” che in classe è un classico. La classe non è un palcoscenico e nemmeno una sala di incisione. In classe si sta zitti e buoni e si deve prestare attenzione, ma questo non significa che non devono essere valorizzate le potenzialità degli studenti, anzi.
Tuttavia la provocazione dei Maneskin sta spaccando il corpo docente, almeno quello che si confronta sui social. Per molti insegnanti hanno ragione da vendere, per altri invece torto marcio.
Un docente, Alessandra, ad esempio scrive: ” hanno ragione, noi proff dobbiamo smetterla di dire agli alunni che sono tutti uguali che devono stare zitti e che devono eseguire quel che noi chiediamo.
Noi proff dovremmo essere dei motivatori, dovremmo esaltare le diversità e mettere l’accento sulla positività nel vederla in modo diverso… e apprezzare le qualità di ogni singolo alunno…
Perché se questi ragazzi ce l’hanno fatta, in troppi rimangono repressi perché non sono stati approvati dal percorso scolastico…
noi proff dobbiamo essere consapevoli che attraverso di noi passa il “piacere di voler” conoscere il mondo… e non il “dovere di dover” conoscere la materia…
viva i ribelli viva chi la vede in modo diverso, viva chi, nonostante una marea di prof negativi e frustranti ce l’hanno fatta…
e siamo tornati a arruolare proff per conocorsi… non ci insegnano ad insegnare… dovremmo essere dei motivatori non dei giudicanti”.
Gli fa eco Chiara: “Ho studiato in conservatorio contemporaneamente agli anni delle scuole medie e della scuola superiore…ho incontrato sempre diversi insegnanti che mi consigliavano di mettere da parte la passione e lo studio dello strumento per dedicarmi maggiormente alle discipline ( andavo benissimo a scuola). Il gesto eclatante ci fu agli esami di maturità, quando esponendo alla commissione la mia intenzione di continuare lo studio dello strumento, un commissario esterno se ne uscì con questa frase: “impara l’arte e mettila da parte”. Mi suggeriva di abbandonare la mia passione e di iniziare un percorso universitario ad indirizzo scientifico. Per fortuna non mi sono fatta mai intimorire da questi “consigli”, ho seguito la mia strada ed a 23 anni sono passata dall’altra parte della cattedra. Mai mi sognerei di dare determinati suggerimenti ai miei alunni. A prescindere dai gusti musicali, che non si discutono, sono convinta che i Maneskin si riferiscano a questi tipi di “prof” che con consigli del genere credono sempre di essere dalla parte del giusto”!
Molti invece sono i commenti di segno opposto: “Ma che razza di affermazione! Se si toglie ai docenti, mettendoli in discussione, il ruolo anche educativo siamo proprio alla”frutta”.Avete anche vinto ma ciò non significa che i prof non avessero ragione.Questa vittoria è anche lo specchio di una società che sta andando a rotoli”. Ma no è l’unica a pensarla così, molti difendono quel docente e la scuola sempre più spesso presa di mira e messa in cattiva luce da politici e ora anche da un gruppo Rock anche se al dire il vero hanno citato un solo docente, uno solo.
La compilation di Sanremo 2021