I presidi non ci stanno, le nuove disposizioni del governo e del ministro dell’Istruzione non piacciono ai dirigenti scolastici che si sentono anche lasciati soli davanti ad una pandemia che sembra non avere freni. Sono molte le perplessità circa il ritorno in classe in sicurezza propagandato dal ministro Bianchi. “Già in queste ore, il numero di studenti positivi, in alcune scuole, ha raggiunto l’ordine delle decine e addirittura centinaia e questo rende quasi impossibile attuare le procedure previste” dice Giannelli, presidente dell’Anp.
“E’ molto improbabile che il sistema sanitario, nonostante il supporto delle farmacie per i tamponi, possa smaltire in tempo l’enorme carico di lavoro”.
Le regioni posticipano il rientro a scuola
Forse le regioni lo hanno capito per prime, dopo la Campania anche la Sicilia posticipa il rientro in classe per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid. E’ quanto emerge dalla task force regionale riunitasi, alla presenza degli assessori regionali alla salute Razza e all’istruzione Lagalla.
Mercoledì prossimo è prevista un’altra riunione della task force. Lo rende noto il Comune di Palermo.
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