HomeScuolaLavoratori fragili: "Cari politici, abbiamo bisogno che queste proposte diventino legge"

Lavoratori fragili: “Cari politici, abbiamo bisogno che queste proposte diventino legge”

Riceviamo e pubblichiamo le richieste ai politici dei lavoratori fragili

Egregi Onorevoli,
siamo lavoratrici fragili, che in piena pandemia hanno aperto un Gruppo Facebook “LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI” dedicato alle persone lavoratrici con disabilità, con lo scopo di scambiarci informazioni in merito alle disabilità.
Sin da subito è emersa una sensazione di profonda solitudine, uno stato di abbandono da parte di chi avrebbe dovuto maggiormente tutelarci.
Ci siamo ritrovati privi di tutele, con le varie Associazioni di malati cronici e di persone in condizione di disabilità, nonché sindacati, del tutto sordi (come la politica) alla nostre richieste di aiuto.
È vero, non siamo un’Associazione legalmente riconosciuta, ma un gruppo di persone in stato di “fragilità”, che vi chiedono aiuto e la nostra richiesta di aiuto non deve essere considerata meno meritevole delle dovute attenzioni da parte Vostra, solo per il fatto che non proviene da Associazioni, comitati etc… etc…
Noi cittadini con fragilità siamo i Vostri diretti elettori e come noi ascoltiamo Voi durante i comizi elettorali, le trasmissioni televisive che vi ospitano, etc… etc…, analogamente Voi dovreste ascoltare noi.
Siamo qui a chiederVi tutele strutturali, tutele che il precedente Governo non ci ha dato.
Innanzitutto, vi chiediamo di istituire una commissione parlamentare apposita, che si occupi di lavoratori fragili del pubblico impiego, privato ed autonomi. Ci preme, inoltre, ricordaVi le seguenti proposte di legge:
– l’Onorevole Silvana Comaroli ha presentato a settembre 2019:
“Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche”… (Atto Camera 2098);
– in data 11 Novembre 2019, l’Onorevole Elvira Savino (Atto Camera 2247) ha presentato la stessa richiesta di legge a tutela dei lavoratori fragili;
– il 18 febbraio 2020, l’Onorevole Debora Serracchiani ha presentato l’Atto Camera 2392 per tutelare i lavoratori fragili;
– il 24 Aprile 2020, l’Onorevole Walter Rizzetto ha presentato l’Atto Camera 2478 per tutelare i lavoratori fragili;
– l’11 Giugno 2020, l’Onorevole Enrica Segneri ha presentato l’Atto Camera 2550, volto a tutelare i lavoratori fragili.
Ebbene, non riusciamo a capire perché dal 2019 ad oggi nessun politico abbia dato priorità a questa legge così importante per noi.
L’Onorevole Serracchiani, rieletta in questa nuova legislatura, ha presentato nuovamente la medesima proposta di legge.
Abbiamo bisogno che queste proposte diventino finalmente legge.
Chiediamo, quindi, urgentemente che questo Governo si occupi seriamente di noi, dandoci tutele strutturali e portando rapidamente a conclusione l’iter di questa legge importante per noi.
Chiediamo, inoltre, di non discriminare più i lavoratori fragili e di trattarli tutti in egual modo.
Pertanto urge:
– prevedere una equità di trattamento tra lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati affetti da patologie gravi, riguardo al periodo di comporto (ai fini della conservazione del posto di lavoro) previsto dal CCNL, comporto che allo stato attuale è regolamentato in modo estremamente disomogeneo (tra i lavoratori pubblici e privati, ma anche tra i diversi comparti del settore pubblico e del privato). Bisogna escludere dal
computo del comporto, per tutti i lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati, le assenze dal servizio dovute a ricovero ospedaliero, day-hospital, day-service, day-surgery, follow-up, agli effetti temporaneamente invalidanti delle terapie salvavita (chemioterapia, radioterapia, dialisi, immunoterapia e via dicendo) ed i periodi di inidoneità temporanea assoluta alla mansione specifica (derivanti dal giudizio espresso dal medico competente aziendale o INAIL). Durante i periodi di inidoneità temporanea assoluta alla mansione, il
lavoratore, malgrado voglia poter lavorare, è costretto a coprire tale periodo di inidoneità con malattia ordinaria (che incide sul comporto) o attingere a ferie o ad altri congedi non retribuiti.
– istituire il congedo straordinario biennale retribuito (24 mesi), D. Lgs. 151/2001.
Urge riconoscere al lavoratore fragile (dipendente pubblico, privato ed autonomo) il congedo straordinario retribuito (fino ad un massimo di 24 mesi), legge 151/2001, che attualmente è riconosciuto (a determinate condizioni) solo ai caregiver conviventi di persone disabili gravi e non già al lavoratore per sé stesso, nemmeno quando gli sia stata riconosciuta la condizione di Handicap in gravità (art. 3, comma 3, Legge 104/92). È incomprensibile, infatti, che al lavoratore con riconoscimento di Handicap grave sia concesso solo il diritto alla fruizione dei tre giorni al mese/diciotto ore al mese e non anche di tale congedo (legge 151/2001). Ulteriore paradosso è il fatto che il caregiver del lavoratore fragile disabile in gravità abbia diritto a fruire di tale congedo, invece il lavoratore fragile assistito (dal caregiver) non abbia diritto a tale congedo per sè stesso.
– per i lavoratori fragili del pubblico impiego, del privato e lavoratori fragili autonomi, un pre-pensionamento, poiché siamo persone che, proprio a causa del nostro precario stato di salute (dovuto a malattie croniche invalidanti, patologie oncologiche, con pregresso trapianto d’organo o in attesa di trapianto d’organo, con patologie rare, con disabilità grave, per condizioni di immunodepressione, etc.) non abbiamo la stessa aspettativa di vita lavorativa delle persone in buona salute.
– l’Indennità di malattia/congedo straordinario retribuito per cure per i lavoratori fragili autonomi (commercianti, architetti, liberi professionisti, partite IVA, etc., etc.), che per sottoporsi alle cure sono costretti a sospendere temporaneamente le proprie attività. Bisognerebbe garantire loro la possibilità di curarsi senza dover rinunciare alla retribuzione durante le giornate dedicate alle cure. Il medico specialista dipendente o convenzionato con il S.S.N. che ha in cura il lavoratore fragile potrebbe certificare la necessità di sottoporre il lavoratore a cure con effetti temporaneamente invalidanti (chemioterapia, radioterapia,
immunoterapia, dialisi e via dicendo) in determinate giornate, che vanno retribuite;
– per i lavoratori fragili del pubblico impiego e del privato dichiarati inidonei assoluti alla propria mansione e persino licenziati (nel momento in cui non siano nemmeno collocabili in altra mansione), imporre al datore di lavoro di riassumerli, qualora si renda disponibile un posto di lavoro in una mansione compatibile con le condizioni di salute del lavoratore. I datori di lavoro del pubblico impiego o privato devono essere obbligati a riassumere in servizio in via prioritaria il lavoratore che, per l’aggravamento della propria condizione di
disabilità pre-esistente all’atto dell’assunzione in servizio o per disabilità sopravvenuta in costanza del rapporto di lavoro, sia stato licenziato in conseguenza del giudizio di inidoneità permanente alla specifica mansione di assunzione;
– uniformare i vari CCNL del settore pubblico, privato ed autonomo in merito alla regolamentazione dei permessi di lavoro per visite, esami strumentali, follow-up e cure mediche per i lavoratori dipendenti pubblici, privati, autonomi affetti da patologie croniche/invalidanti gravi, poiché attualmente vi è una grave disparità.
Ci sono, infatti, CCNL che non prevedono nemmeno un giorno di congedo retribuito per visite specialistiche/cure.
Tutte le disposizioni di cui alla presente proposta normativa devono essere richiamate nei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) del settore pubblico, privato ed autonomo in occasione di ogni rinnovo dei medesimi CCNL.
– ridurre del 50% i contributi previdenziali per i lavoratori fragili autonomi.
Tali proposte pratiche sono finalizzate a tutelare in egual modo tutti i lavoratori fragili del pubblico impiego, del privato e lavoratori autonomi.
Non deve esistere il lavoratore fragile di seria A e quello di serie Z, in base ai CCNL di appartenenza.
Chiediamo, pertanto, che non continuiate ad ignorarci oltremodo, facendo finta che non esistiamo. Vogliamo vivere una vita degna di essere vissuta, regolamentata da norme eque ed omogenee, a prescindere dal settore in cui si lavora.
Distinti saluti
G.F. “LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI”

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