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Lettera di una studentessa alle mamme

Da studentessa, vorrei dire alle mamme che si disperano tanto per le scuole chiuse che: per quanto mi possa dispiacere passare il mio ultimo anno di liceo in questo modo, per quanto possa dispiacermi non fare l’ultima gita con la mia classe e perdere milioni di opportunità, per quanto io possa preferire la didattica in presenza a quella a distanza e per quanto io possa preferire il cartaceo all’elettronico, sappiate che preferisco la didattica a distanza ad un tubo in gola che mi permette di respirare.

Preferisco rimanere a casa oggi piuttosto che su un letto di ospedale domani. Io credo che se queste misure di sicurezza siano state adottate è perché un pericolo c’è, anche se non si vede.

Voglio dirvi anche che la scuola è un’opportunità di apprendere, crescere culturalmente e non solo, perché è vero che la cultura nobilita l’animo.

La scuola non è un parcheggio gratuito dove lasciare i vostri figli ed andare da Facula a prendere un caffè con le amiche. Se è questa l’immagine d’istruzione che avete, la trovo davvero triste. Sappiate, che le priorità in questo periodo grigio sono altre.

E vi dirò di più: penso che forse queste misure dovevano essere adottate ancor prima che la curva dei contagi salisse, per evitare situazioni come quella che stiamo vivendo oggi.

Penso anche che se viviamo in questa situazione è colpa di coloro che urlavano “non ce n’è coviddi” con la faccia e il sorrisetto da perfetti coglioni, quando da ridere c’era ben poco. Colpa di coloro che rifiutano la mascherina perché “tanto a che serve?” , colpa di coloro che credono in una dittatura sanitaria, piuttosto che nella tutela, di coloro che credono in un complotto e addossano la colpa al 5G. Colpa di coloro che scendono in piazza come un gregge impazzito, creando nuove occasioni di contagio, nuovi dpcm che tanto lamentano, nuove restrizioni; il tutto non adottando nessuna norma anticovid, utilizzando la violenza come mezzo di protesta che è la cosa meno intelligente che si possa fare in tempi incerti come questi.

La violenza, in ogni sua forma va sempre condannata, mai giustificata.
Assembrarvi senza mascherina non vi rende per niente fighi, apparite solo negazionisti e imbecilli. E scusate per il “negazionisti”.

Ora vado, ho una videolezione da seguire e un’orticaria da curare, venutami dopo aver letto alcuni dei vostri post.

Martina De Florio
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