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MOBILITA’ – FASE A, FACCIAMO CHIAREZZA

Come ormai sapete la mobilità di quest’anno contiene diverse novità, su tutte la divisione in fasi. A ciascuna fase possono partecipare solo determinate tipologie di docenti, ciascuna fase ha delle finestre specifiche, che vi invitiamo a consultare onde evitare di trovarvi poi spiazzati. In questo articolo pubblichiamo l’approfondimento – redatto da FLC CGIL – relativo appunto alla FASE A della mobilità.

1) Trasferimenti in ambito comunale su scuola dei docenti assunti entro il 2014-15. In tale fase i docenti trasferiti a domanda condizionata perché perdenti posto negli ultimi 8 anni potranno riavere la titolarità nella precedente scuola.
2) Trasferimenti su scuola tra comuni diversi nell’ambito della provincia di titolarità dei docenti assunti entro il 2014-15 e dei docenti neo assunti in fase Zero e A. Partecipano anche i docenti ex DOP ed in esubero, cosi come i docenti neo assunti in fase Zero e A che si trovano su sede provvisoria nell’anno in corso. Anche i docenti di sostegno titolari sulla DOS del II° grado potranno acquisire la titolarità o nella scuola di attuale servizio (con precedenza e prima delle procedure informatizzate) se lo chiedono e se il posto ci sarà nel prossimo organico di diritto, oppure potranno partecipare come tutti ai trasferimenti provinciali per acquisire una titolarità su scuola.
3) Passaggi di cattedra e di ruolo su scuola nell’ambito della provincia di attuale titolarità. Ovviamente la mobilità professionale riguarderà “solo” gli assunti entro il 2014-2015, visto che nessuno dei neo assunti potrà presentare domanda non avendo, nessuno, superato l’anno di formazione e prova. Modalità di calcolo dell’aliquota di posti spettante. Ai fini della mobilità professionale nel suo complesso, una volta terminata la mobilità provinciale dei docenti titolari nella provincia (che vedrà anche il riassorbimento dell’esubero nell’organico del potenziamento), sui posti complessivamente disponibili dovrà essere accantonato un numero di posti pari al numero dei docenti assunti in fase B e C da concorso, visto che questi docenti, per legge, hanno diritto ad avere un ambito di titolarità nella stessa provincia in cui sono stati assunti. Sui posti complessivamente disponibili nella provincia (che si otterranno sommando tutti quelli rimasti liberi nelle diverse scuole degli ambiti territoriali della provincia che ne fanno parte) e che residuano dopo avere effettuato l’accantonamento sopra, si calcola il 25% che sarà l’aliquota destinata (come negli anni scorsi) alla mobilità professionale provinciale prima ed interprovinciale dopo sui posti che residuano.
Nella fase A della mobilità si potranno continuare ad esprimere fino a 20 preferenza nella scuola dell’infanzia e primaria e fino a 15 preferenze nella scuola secondaria. In tutti i gradi di scuola dovranno essere presentate due distinte domande se si intende chiedere sia il trasferimento in provincia che per altra provincia.

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