È’ una guerra contro il tempo quella dei sindacati che intendono verificare i trasferimenti ottenuti distinti per fase.
Lo stesso Miur ha ammesso che vi sono molti errori a causa dell’algoritmo messo a punto dai tecnici che doveva gestire tutte le fasi garantendo il posto a chi ne avesse diritto.
Il cervellone ha dovuto trattare oltre 9,5 milioni di dati per la sola scuola dell’infanzia e primaria e al contempo ha dovuto considerare le varie precedenze.
Proprio sulle precedenze e’ emblematico il caso Agrigento, ne abbiamo dato notizia in un articolo precedente, nel quale tutti i trasferiti erano in possesso della legge 104. Per gli altri non vi è stata nessuna possibilità.
Dal Miur tuttavia rassicurano e parlano di errori marginali e recuperabili, mentre fra i docenti sta montando la rabbia.