Ultime notizie sulla riforma del reclutamento, c’è il rischio che sia incostituzionale?
Dopo il parere della VII commissione cultura di camera e senato, i tecnici del MIUR sono alle prese con la definizione del decreto legislativo che si inserisce nella legge 107, nota a tutti come buona scuola. Tuttavia tale riforma non può prescindere dalla Carta Costituzionale che all’articolo 97 detta le linee allo Stato in materia di assunzione:”Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.
Il concorso pubblico e assunzione Da Gae sono le due vie possibili che consentono l’accantonamento dei posti. Tale riserva (da GaE) tuttavia non può superare il 50% dei posti messi a concorso o comunque disponibili per le assunzioni, secondo l’orientamento della Corte costituzionale. Una sorta di deroga ricavata dalla parte finale dell’articolo 97 della costituzione quando conclude: “… salvo i casi stabiliti dalla legge”.
Nuovo reclutamento, le ultime notizie e il rischio di incostituzionalità
Il “sistema duale” utilizzato dall’amministrazione pubblica ha dunque consetito, nel caso dei precari della scuola, di assumere sia da Graduatorie ad Esaurimento nella misura del 50% e da concorso ordinario, in entrambi i casi è possibile secondo la Corte costituzionale è possibile l’accantonamento dei posti da assegnare ai precari per l’immissione in ruolo.
“Più complessa – sottolinea in un articolo ItaliaOggi – appare invece la soluzione del nodo delle riserve da applicare ai vincitori dei concorsi riservati. Che dovrebbero avvenire in successione: prima la sessione riservata agli abilitati (in II fascia nelle graduatorie di istituto) e poi il concorso riservato ai non abilitati con 36 mesi di servizio (in III fascia) in contemporanea con i nuovi concorsi. Resta da vedere come si regoleranno a viale Trastevere e quali effetti avranno tali decisioni in sede di contenzioso”.