Roma, 31 gennaio – Il dibattito sulla Riforma dell’istruzione continua a infiammare gli animi in Senato, con il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Luca Pirondini, che esprime un parere negativo sul provvedimento. Nel corso di un acceso intervento in aula, Pirondini critica la decisione di ridurre sperimentalmente a 4 anni i percorsi di istruzione quinquennale, sottolineando le implicazioni negative che tale modifica potrebbe avere sul sistema educativo italiano.
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Il parlamentare M5S accusa il governo di affrontare in modo frettoloso e superficiale una questione cruciale come il rapporto tra istruzione e lavoro. Nonostante i tentativi di presentare emendamenti puntuali, mirati a posticipare l’entrata in vigore della riforma, Pirondini evidenzia la mancanza di supporto all’interno della maggioranza e denuncia l’approvazione di un provvedimento che, secondo lui, danneggia il sistema nazionale di istruzione.
“Abbiamo provato a intervenire con emendamenti puntuali, ma nonostante la condivisione all’interno della maggioranza, alla fine le nostre proposte sono state bocciate. Confermando che questo governo quando c’è da scegliere male non si smentisce mai” – afferma Pirondini, mettendo in luce le divergenze all’interno dell’aula.
Il focus dell’intervento si concentra sulla riduzione sperimentale a 4 anni dei percorsi di istruzione quinquennale, una mossa che, secondo il capogruppo M5S, solleva domande cruciali: può essere una soluzione ridurre l’istruzione dei giovani italiani? E mandare meno ragazzi a scuola rappresenta un miglioramento per il Paese?
Pirondini si oppone con veemenza alla proposta e sottolinea la necessità di un aumento dell’istruzione anziché una riduzione. Citando esempi controversi, come le teorie sulla sostituzione etnica e le dichiarazioni di un ministro sulla Divina Commedia, il parlamentare M5S argomenta che il Paese ha bisogno di più istruzione, non meno.
“La scuola è il luogo dove formare nuovi cittadini e cittadine consapevoli, non il luogo in cui formare i nuovi schiavi moderni. Questo processo minaccia il sistema nazionale di istruzione, ed è doveroso fermarlo” – sottolinea Pirondini, chiudendo il suo intervento con un appello a preservare l’integrità del sistema educativo italiano.
Il confronto sulla Riforma dell’istruzione continua ad animare il dibattito politico, mentre le voci dissenzienti, come quella di Luca Pirondini, si fanno sentire con forza nell’arena parlamentare.
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